Clitocybe nebularis: differenze tra le versioni

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[[File:Clitocybe nebularis disegno.png|right|140px]]
 
===[[Cappello (micologia)|Cappello]]===
Convesso, poi piano, talvolta depresso al centro; margine involuto, color grigio-bruno, biancastro, non igrofano, ma pallido a secco, ricoperto da una finissima pruina biancastra; 8–20 cm di diametro, con cuticola color grigio di diverse tonalità e se il fungo non è umido, brillante.
 
[[File:Clitocybe nebularisD.JPG|right|140px]]
 
===[[Lamella (micologia)|Lamelle]]===
Strette, ineguali, fitte, decorrenti, biancastre infine con sfumature color crema; separabili abbastanza facilmente dalla carne del cappello.
 
===[[Gambo (micologia)|Gambo]]===
Cilindrico, elastico, ingrossato alla base e attenuato verso il cappello, biancastro o grigio, striato-fibrilloso, spesso cavo, 6-9 x 1,5–3 cm.
 
===[[Carne (micologia)|Carne]]===
Compatta, soda, poi molle; bianca.
 
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* '''[[Sapore (micologia)|Sapore]]''': mite, intenso ed aromatico; leggermente acre negli esemplari meno giovani.
 
==[[Microscopio (strumento ottico)|Microscopia]]==
;[[Spora (micologia)|Spore]]: crema in massa, ovoidale-ellittiche, 6-7 x 3,5-4,5 µm, lisce.
;[[Basidio|Basidi]]: 20-25 x 5-7 µm, tetrasporici.
[[File:Lepista nebularis.jpg|thumb|upright=1.6|Gruppo di ''L. nebularis'']]
 
==[[Habitat]]==
Si tratta di un fungo saprofita che ha bisogno di un substrato ricco di vegetali in decomposizione. Parte di questi residui vegetali rimangono nel gambo quando viene raccolto.<ref>{{Cita web|url=https://www.mondofunghi.com/clitocybe-nebularis-fungo-delle-nebbie.html|titolo=Clitocybe nebularis - fungo delle nebbie}}</ref>
 
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* ''Fogliarolo'' (alto Lazio, Provincia di Rieti)
 
==[[Etimologia]]==
Dal [[Lingua latina|latino]] ''nebularis'' = nebbioso o nuvoloso, per il colore grigio del suo cappello.
 
==[[Sistematica]]==
[[Meinhard Moser|Moser]], Bon ed altri autori avevano collocato questo fungo nel genere ''[[Lepista]]'' anziché nel genere ''[[Clitocybe]]'' poiché le spore, pur essendo color crema e cianofile, presentano, al microscopio elettronico, una parete sottilmente verrucosa.
 
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==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* Enrico Bini, Andrea Catorici, Antonio dell'Uomo, Roberto Falsetti, Ettore Orsomando, Monica Raponi, ''Funghi del Parco Nazionale dei Monti Sibillini'' ''Collana dei Quaderni Scientifico Divulgativi del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Ancona, Aniballi Grafiche s.r.l.,2002.''