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== Biografia ==
che iniziò la sua carriera nel Circo Zavatta <ref name =zavatta>{{cita libro |autore=Alessandro Cervellati | titolo=Storia del circo italiano | editore=De Agostini | città=Milano | anno=1961}}</ref>
 
Andrea Bernabè nacque a Faenza il 27 gennaio 1850, da Paolo e Teresa Ronchi.
da Paolo e Teresa Ronchi, le cronache del tempo lo descrivono alto “un metro e dieci dal cranio ai piedi, di meravigliosa, completa ed intonata deformità umana”. Sveglio ed intelligente, Andrea ottiene la licenza elementare alle scuole serali, poi i suoi lo mandano a bottega dal fotografo Losetti. Ma adattarsi alle mansioni di fattorino e sbrigare piccole faccende non lo soddisfa. E’ poco più di un bambino quando già comincia a meditare su come prendersi la rivincita nei confronti di un destino beffardo. A 12 anni si unisce ai saltimbanchi del circo Zavatta, il più antico d’Italia e fra quelli che nella seconda metà dell’Ottocento riscuotono i maggiori successi. Forse è lì che gli affibbiano il nomignolo di Bagonghi, diventato in seguito il nome d’arte per tutti i nani circensi. Passa alla compagnia Dell’Orme che batte le località grandi e piccole fra Lazio e Toscana, poi alla compagnia di quadri plastici Zamperla esibendosi in pantomine e ruoli buffi che suscitano ilarità e simpatia. Ormai si è fatto un nome e può puntare più in alto. Firma l’ingaggio con la compagnia equestre Ranzi e si fa valere anche in Francia. A scritturarlo sei mesi dopo è il commendator Braccini, direttore di una grande troupe che si muove fra Europa e Algeria.
 
Bambino sveglio ed intelligente, ottenne la licenza elementare alle scuole serali, dopo di che si avvicinò al mondo del lavoro svolgendo le mansioni di fattorino.
 
cheAll'età iniziòdi ladodici suaanni carrieraentrò nela Circofar parte del gruppo di saltimbanchi del circo Zavatta, il più antico d'Italia e di grande seguito popolare.<ref name =zavatta>{{cita libro |autore=Alessandro Cervellati | titolo=Storia del circo italiano | editore=De Agostini | città=Milano | anno=1961}}</ref>
 
 
 
da Paolo e Teresa Ronchi, le cronache del tempo lo descrivono alto “un metro e dieci dal cranio ai piedi, di meravigliosa, completa ed intonata deformità umana”. Sveglio ed intelligente, Andrea ottiene la licenza elementare alle scuole serali, poi i suoi lo mandano a bottega dal fotografo Losetti. Ma adattarsi alle mansioni di fattorino e sbrigare piccole faccende non lo soddisfa. E’ poco più di un bambino quando già comincia a meditare su come prendersi la rivincita nei confronti di un destino beffardo. A 12 anni si unisce ai saltimbanchi del circo Zavatta, il più antico d’Italia e fra quelli che nella seconda metà dell’Ottocento riscuotono i maggiori successi. Forse è lì che gli affibbiano il nomignolo di Bagonghi, diventato in seguito il nome d’arte per tutti i nani circensi. Passa alla compagnia Dell’Orme che batte le località grandi e piccole fra Lazio e Toscana, poi alla compagnia di quadri plastici Zamperla esibendosi in pantomine e ruoli buffi che suscitano ilarità e simpatia. Ormai si è fatto un nome e può puntare più in alto. Firma l’ingaggio con la compagnia equestre Ranzi e si fa valere anche in Francia. A scritturarlo sei mesi dopo è il commendator Braccini, direttore di una grande troupe che si muove fra Europa e Algeria.
 
== Opere principali ==