Albert Ellis: differenze tra le versioni

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Fino agli anni sessanta Ellis fu, assieme ad [[Aaron T.Beck]], l'unico esponente di spicco nel campo della terapia cognitiva, ma negli anni settanta cominciò a suscitare sempre maggior interesse in molti esponenti della terapia comportamentale quali [[Albert Bandura]], [[Arnold Lazarus]], [[Donald Meichenbaum]] e [[Michael Mahoney]], facilitando quel movimento bidirezionale che portò ad un progressivo accostamento della prospettiva cognitivista e di quella comportamentista, fino alla nascita della terapia cognitivo-comportamentale di cui Ellis viene considerato uno dei padri fondatori.
 
== Lo stile di vita ==
Figlio di un "promotore e grande venditore" che guadagno il suo primo milione di dollari prima della [[Grande Depressione]], <ref>da ''Anxieties and Phobias'', 1985, pag. 124</ref>, interessato egli stesso agli affari in gioventù, Ellis praticò una grande frugalità durante l'intera vita, devolvendo la maggior aperte dei suoi guadagni all'istituto da lui fondato<ref>[http://albert-ellis-friends.net/ Albert Ellis friends]</ref>.
 
== Gli ultimi anni ==
Negli ultimi anni Ellis dovette affrontare due ricoveri, per seri problemi intestinali (2004) e polmonite (2006), assistito in convalescenza dalla sua assistente Debbie Joffe, che poi divenne sua moglie.
 
Dopo una disputa sulle politiche di direzione del AEI, dovette affronto cause civili contro altri membri della direzione, per riottenere le cariche da cui era stato rimosso (2005)<ref>http://www.nycourts.gov/reporter/3dseries/2006/2006_26023.htm </ref> e i diritti sulla proprietà immobiliare sede del AEI (2007). A seguito di tali eventi ripudiò l'AEI ed il suo attuale operato <ref>[http://albert-ellis-friends.net/ Albert Ellis friends]</ref>.
 
Continuò comunque a lavorare e riuscì a completare un manuale sulla teoria della personalità poco prima della morte. Il testo verrà pubblicato postumo agli inizi del 2008 dall'editore Sage press.