Storia dell'industria italiana: differenze tra le versioni

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{{NN|economia|agosto 2008}}
 
== Dall'Unità d'Italia alla Primaprima Guerraguerra Mondialemondiale ==
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== Il periodoPeriodo tra le due guerre ==
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Alla fine della [[seconda guerra mondiale]] l'apparato industriale italiano non appariva estremamente danneggiato e per questo rimaneva affetto da una serie di problemi e carenze come il sovradimensionamento ed un certo eccesso di manodopera. Inoltre non poteva essere comparata la posizione italiana rispetto agli altri Paesi occidentali nei settori più avanzati. Il finanziamento della ricostruzione è stato erogato dagli statunitensi i quali considerata la debole situazione economica dell'Europa occidentale temevano una ricaduta perversa a livello internazionale tale da produrre una crisi come quella del 1929. Il piano multilaterale lanciato, l'ERP (''[[European Recovery Program]]'') anche detto "[[Piano Marshall]]" , a nome del sottosegretario di Stato americano George Marshall, prevedeva il trasferimento gratuito di beni da parte degli Stati Uniti. La vendita di tali beni sui mercati dei singoli Paesi europei dava luogo alla formazione di "fondi di contropartita" in moneta nazionale la cui utilizzazione doveva essere concordata bilateralmente tra i rappresentanti del governo americano e i governi dei singoli Paesi. L'Italia ottenne dagli americani un miliardo e quattrocentosettanta milioni di dollari dei quali beneficiarono principalmente FIAT e Finsider, è intervenuta tra il 1947 e il 1948 nella formulazione di un piano a lungo termine grazie alla professionalità del centro studi dell'[[IRI]] (Istituto per la Ricostruzione Industriale) i cui obiettivi erano incentrati sul tema degli investimenti produttivi specie nel campo delle infrastrutture e dei beni di capitale per comprimere i costi ed aumentare le esportazione con l'effetto di riequilibrare la bilancia dei pagamenti e fronteggiare la concorrenza incalzante a seguito del processo di liberalizzazione dei mercati internazionali.
 
== Il miracoloMiracolo economico ==
{{vedi anche|miracolo economico}}
I presupposti della crescita economica post-bellica(periodo di forte ascesa in particolare nei quaranta anni successivi) è stata promossa sia dalla domanda interna, ma in prevalenza dalla congiuntura internazionale che ha favorito gli scambi del sistema economico italiano con l'estero. La ripresa è stata favorita da una grande riserva di [[forza-lavoro]] in [[Italia]] con poche pretese salariali e la bassa crescita dei prezzi delle materie prime. Questo contesto permise di avere una posizione di competitività rispetto agli altri Paesi occidentali. Nacquero dunque altre società statali controllate dall'[[IRI]], rafforzando la posizione dello [[Stato]] come imprenditore con [[Finmeccanica]], [[Finelettrica]], [[Fincantieri]] ed [[Eni]]. La conseguenza di questo trend positivo non poteva che essere l'[[inflazione]], alimentata anche da una politica monetaria inflativa la quale fondamentalmente cercava di irrogare finanziamenti alle imprese in difficoltà economiche.
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* Boeri, Faini, Ichino, Pisauro, Scarpa, ''Oltre il declino'', Il Mulino 2005
* Bianco, ''L'industria italiana'', Il Mulino 2003
* Zamagni, "''Dalla periferia al centro"'', Il Mulino 1993
 
== Voci correlate ==
=== ;Storia dell'industria ===
* [[Storia della siderurgia]]
* [[Storia dell'industria chimica]]
 
=== ;Storia dell'industria locale ===
* [[Industria preunitaria lombardlombarda]]a
* [[Prima industrializzazione di Verona]]
* [[Verona alla prima industrializzazione]]
 
== Collegamenti esterni ==
*{{Treccani|industria_res-00f87f0a-87e8-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Enciclopedia_Italiana%29/#lindustriaitaliana}}
 
{{Portale|design|economia|ingegneria|Italia|storia d'Italia}}
 
[[Categoria:Storia dell'industria]]