Per la ''Berlinale'' gliil annidecennio settanta iniziaronoiniziò in un modo inatteso e traumatico. Il 30 giugno 1970 fu proiettato il film ''[[O.k.]]'' di [[Michael Verhoeven]], storia del rapimento di una ragazza vietnamita da parte di quattro militari americani che la sottopongono ad ogni tipo di crudeltà. Il giorno dopo la giuria decise di "annullare" la pellicola ritenendola contraria alle linee guida secondo cui i film partecipanti dovevano «contribuire alla comprensione e all'amicizia tra i popoli».<ref name=Jacobsen.166>{{Cita|Jacobsen (2000)|p. 166}}</ref> Dopo molte conferenze stampa e manifestazioni di protesta di giornalisti e addetti ai lavori, che accusarono i membri della giuria di seguire la strada della censura, questi annunciarono le dimissioni e abbandonarono il festival.<ref name=Jacobsen.169-170>{{Cita|Jacobsen (2000)|p. 169-170}}</ref> Al senatore Werner Stein non restò che comunicare la fine del concorso e nessun premio venne assegnato.<ref name="Jacobsen.169-170"/>