Papa Pio V: differenze tra le versioni

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=== Famiglia e formazione ===
Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi [[Bosco Marengo]], in [[provincia di Alessandria]]; all'epoca villaggio appartenente alla [[diocesi di Tortona]] e al [[ducato di Milano]]) da Paolo e Dominina Augeri. A dispetto delle umili condizioni dell'infanzia e della prima giovinezza, apparteneva al ramo primogenito della nobile e potente famiglia bolognese dei [[Ghislieri (famiglia)|Ghislieri]], esiliata da [[Bologna]] nel contesto delle discordie civili per il predominio della città, essendo entrata in contrasto con la nascente signoria dei [[Bentivoglio (famiglia)|Bentivoglio]]. Suo bisnonno era infatti quel Lippo di Tomaso, ricco banchiere e notaio, che aveva appoggiato Baldassarre Canetoli nell'uccisione di [[Annibale I Bentivoglio]] nel [[1445]]. Esiliato, Lippo si era portato a Bosco con il figlio Antonio, omonimo nonno del futuro pontefice.
 
[[File:Girolamo-Mazzola-Bedoli-San-Tommaso-dAquino.jpg|sinistra|miniatura|''Ritratto di frate in veste di San Tommaso d'Aquino'' di [[Girolamo Mazzola Bedoli]] ([[1543]]) conservato nella [[Pinacoteca di Brera]]. Il frate è identificato con il domenicano Michele Ghislieri, ritratto forse durante il suo soggiorno a Parma.]]
 
Dopo i primi studi nel paese natale, Antonio entrò a quattordici anni nel convento [[Ordine dei frati predicatori|domenicano]] di [[Voghera]], assumendo il nome di Michele<ref name="Santi">{{cita web|url=http://www.santiebeati.it/dettaglio/27000|titolo=San Pio V (Antonio Ghislieri) Papa
Dopo i primi studi nel paese natale, Antonio entrò a quattordici anni nel convento [[Ordine dei frati predicatori|domenicano]] di [[Voghera]], assumendo il nome di Michele<ref name="Santi">{{Santiebeati|27000|San Pio V (Antonio Ghislieri) Papa|accesso=27 giugno 2015}}</ref>. Compì in seguito il noviziato presso il convento di [[Vigevano]], ove emise i [[Professione solenne|voti solenni]] nel [[1519]] e completò la sua formazione umanistica e teologica presso lo ''studium'' conventuale. Notato dai superiori per la straordinaria vivacità d'ingegno e per l'austerità di vita, fu mandato allo ''studium'' teologico dell'[[Università di Bologna]], dove ricevette una solida preparazione di stampo rigidamente [[Tomismo|tomista]]. Nel [[1528]] fu ordinato [[Sacerdote (cattolicesimo)|sacerdote]] a Genova dal [[cardinale]] [[Innocenzo Cybo]].
 
=== Gli anni dell'insegnamento e gli incarichi nell'Ordine ===
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=== Provvedimenti in materia di etica e morale cristiana ===
[[File:Statua Pio V Collegio Ghislieri Pavia.jpg|miniatura|Statua di Pio V posta davanti al [[Collegio Ghislieri|collegio Ghislieri]], opera di [[Francesco Nuvolone]].]]
* Il 30 agosto [[1567]] Pio V pubblicò la bolla ''Romani pontificis'', con la quale vietò ai colonizzatori europei residenti nelle "Indie orientali ed occidentali" di praticare la [[poligamia]] e la bigamia;
* Il 1º novembre dello stesso anno pubblicò la [[costituzione apostolica]] ''De salute'', con la quale proibì la [[tauromachia]] e i maltrattamenti sugli animali da parte dell'uomo;
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* Il 30 agosto [[1568]] il pontefice emanò la bolla ''Horrendum illud scelus'', nella quale condannava fermamente la [[sodomia]] (definita ''dirum nefas'') nel clero, sia secolare che regolare;
* Ordinò che le [[prostitute]] risiedessero in una determinata area di Roma, detta l'Hortaccio<ref>Simona Feci, ''Pio V santo'', op. cit..</ref>, pena l'espulsione dalla città. Inoltre espulse da Roma parecchie cortigiane;
*[[File:Statua Pio V Collegio Ghislieri Pavia.jpg|miniatura|Statua di Pio V posta davanti al [[Collegio Ghislieri|collegio Ghislieri]], opera di [[Francesco Nuvolone]].]]Durante il suo pontificato, Pio V provvide alla distribuzione di viveri e denaro ai poveri e favorì la fondazione di numerose istituzioni deputate alla loro assistenza, come il Monte di Pietà e gli ospedali di San Pietro e di Santo Spirito<ref name="Enciclopedia dei Papi">[http://www.treccani.it/enciclopedia/santo-pio-v_%28Enciclopedia-dei-Papi%29/ Biografia di Papa Pio V] nell'[[Enciclopedia dei papi]] [[Enciclopedia Treccani|Treccani]]</ref>. Durante la carestia del [[1566]] e le epidemie che seguirono, fece distribuire ai bisognosi somme considerevoli e organizzare i servizi sanitari. Al fine di reperire le ingenti somme necessarie, provvide a sopprimere qualsiasi spesa superflua, addirittura facendo adattare alla sua statura gli abiti dei suoi predecessori. Premiò l'Associazione dei [[Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio|Fatebenefratelli]], che si era distinta per carità cristiana durante la carestia, elevandola nel 1572 a ordine religioso.
 
=== Altri documenti del pontificato ===
[[File:Ritratto Pio V Pulzone.jpg|miniatura|Pio V ritratto da [[Scipione Pulzone]]]]
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* Ai vescovi fu imposto un previo esame di accertamento circa la loro idoneità: il pontefice creò una commissione per esaminare e valutarne le nomine (3 maggio 1567).
=== Relazioni con i monarchi europei ===
L'intransigenza, l'inflessibilità e lo zelo di cui il Pontefice diede prova nelle relazioni con i potenti dell'Europa del tempo gli procurarono non pochi avversari<ref>«...[Pio V] diceva di essere stanco di vivere: procedendo senza rispetti umani si era fatto molti nemici; da quando era Papa subiva soltanto sgarbi e persecuzioni». Vedi: Leopold von Ranke, ''op. cit.'', p. 260</ref>. Il nuovo pontefice vide riconosciute le decisioni del [[Concilio di Trento]] in [[Italia]], [[Germania]], [[Polonia]] e [[Portogallo]]; tra i monarchi cattolici, solo il [[re di Francia]] oppose un diniego<ref name="Enciclopedia dei Papi"/>. [[Filippo II di Spagna]] recepì i decreti conciliari solo a patto che essi non contrastassero con le proprie prerogative regali.<br />
 
Nel [[1566]] il Papa creò una rete di informatori formata da agenti dislocati presso tutte le corti europee e da sicari con lo scopo di contrastare i protestanti con tutti i mezzi. Fu denominata «Santa Alleanza» ed è considerato il primo servizio segreto pontificio<ref>https://books.google.com/books?isbn=8842816043 , pag. 17</ref>.
 
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=== Relazioni con gli altri Stati italiani ===
[[File:Battle of Lepanto 1571.jpg|miniatura|300x300px|Battaglia di Lepanto]]
Il 23 maggio [[1567]] Pio V pubblicò la bolla ''Prohibitio alienandi et infeudandi civitates et loca Sanctae Romanae Ecclesiae''. Con essa il papa vietava ai figli illegittimi l'investitura di feudi della Chiesa. Per alcune casate nobiliari, che amministravano feudi ecclesiastici come quella [[Este]]nse, il provvedimento ebbe effetti decisivi: infatti nel giro di due generazioni si esaurì la lista dei successori del [[Ducato di Ferrara]]<ref>{{DBI | nome = ALFONSO II d'Este, duca dì Ferrara | nomeurl = alfonso-ii-d-este-duca-di-ferrara_(Dizionario_Biografico) | autore = Romolo Quazza | accesso =12 marzo 2016}}</ref>.
 
{{DBI | nome = ALFONSO II d'Este, duca dì Ferrara
| nomeurl = alfonso-ii-d-este-duca-di-ferrara_(Dizionario_Biografico) | autore = Romolo Quazza | accesso =12 marzo 2016}}</ref>.<br />
Il 21 agosto [[1569]] il pontefice accordò a [[Cosimo I de' Medici]] il titolo di [[granduca di Toscana]], premiandolo per lo zelo nella lotta contro l'eresia e per il suo impegno nella guerra in Francia contro gli Ugonotti<ref name="Enciclopedia dei Papi"/>. Ciò d'altra parte non fu senza conseguenze nei rapporti con i re di Francia e Germania: Cosimo I, infatti, era loro [[vassallo]] e il conferimento del titolo avrebbe dovuto ottenere il preventivo assenso di entrambi. [[Massimiliano II d'Asburgo|Massimiliano II]], infatti consegnò una protesta formale, cui il papa rispose nominando un'apposita commissione presieduta dal cardinale [[Giovanni Gerolamo Morone]].
 
=== Pio V e la cultura ===
[[File:Collegio Ghislieri Università di Pavia.jpg|miniatura|[[Pavia]], [[Collegio Ghislieri|collegio Ghislieri]].]]
* Aumentò le dimensioni dell'[[orto botanico di Roma]], affidandone la cura a [[Michele Mercati]] (1568).
*[[File:Collegio Ghislieri Università di Pavia.jpg|miniatura|[[Pavia]], [[Collegio Ghislieri|collegio Ghislieri]].]]Nel [[1567]] fondò a [[Pavia]] un'istituzione caritatevole per studenti meritevoli, il [[Collegio Ghislieri]], che tuttora, tramite concorso pubblico, accoglie alcuni tra i migliori studenti dell'[[Università di Pavia]].
* Nell'aprile del 1571 Pio V nominò [[Giovanni Pierluigi da Palestrina]] maestro della [[Cappella Giulia]] (aveva già ricoperto questo incarico dal 1551 al 1554);
* Vi è da dire che, a causa delle severe norme sulla pubblicazione di libri, molti librai e stampatori abbandonarono Roma e si trasferirono altrove.
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Treccani|santo-pio-v_(Enciclopedia-dei-Papi)|PIO V, santo|autore=Simona Feci}}
* {{santiebeati|27000|san Pio V}}
* {{cita web|http://www.araldicavaticana.com/creati%20da%20pio_v_15661572.htm|Cardinali nominati da Papa Pio V}}