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Il tracciato della [[Via Salaria|Consolare Salaria]] che percorreva la Terra d'Arquata era quel ramo di strada che derivava dalla cittadina di [[Antrodoco]], risaliva la [[Piana Reatina|valle del Velino]] per superare gli Appennini e discendere lungo la valle del Tronto fino ad Ascoli Piceno, concludendo il suo percorso a [[Martinsicuro|Castrum Truentinum]] sul litorale adriatico. <ref name= "GalièVecchioni p.42">N. Galiè G. Vecchioni, ''Arquata del Tronto - il Comune dei due Parchi Nazionali'', ''op. cit.,'' p. 42.</ref> Le fonti non indicano il tempo della costruzione di questa diramazione della via commerciale romana <ref name= "Bucciarelli p. 42">A. Bucciarelli, ''Dossier arquatano'', ''op. cit.'', p. 42.</ref> che si trova rappresentata sia nella [[Tabula Peutingeriana]], copia di un'antica carta romana che illustra le strade militari dell'impero, e sia nell'[[Itinerario antonino]], un registro in cui sono annoverate le stazioni e le distanze tra le località poste sulle diverse strade dell'Impero romano. <ref name= "GalièVecchioni p.42"/>
In entrambe le mappe descrittive, nelle indicazioni della nomenclatura delle [[statio (guerra)|stationes]] e delle [[mansio|mansiones]], si leggono toponimi di alcune località vicine o appartenute al comprensorio arquatano. Sebbene la Tabula Peutingeriana e l'Itinerario Antonino siano considerate autorevoli prove documentali per la ricostruzione dell'itinerario della strada differiscono nell'elenco delle stazioni di posta. <ref>N. Galiè G. Vecchioni, ''Arquata del Tronto - il Comune dei due Parchi Nazionali'', ''op. cit.'', pp. 42-43.</ref> Niccolò Persichetti giustifica queste discordanze adducendo che la Salaria, snodando il suo cammino vicino all'alveo del Tronto, possa aver subito danneggiamenti dai depositi dalle piene del fiume e che possa essere stato necessario un cambiamento di percorso per il ripristino della viabilità e scrive: «''Ritengo quindi che nella storia della Salaria siano da distinguersi due momenti, quello che direi della Salaria vetere e quello della nova.''» Lo storico diversifica i percorsi indicati nelle due mappe e li colloca in tempi diversi, ossia sostiene che nell'Itinerario antonino è descritto il corso della Salaria vetere, più vicino al Tronto e più breve rispetto al corso della Salaria nova che è riportato nella Tavola Peutingeriana ed aggiunge che: «''lo spostamento della linea che dal basso fu fatta dolcemente salire sulla costa, portandola in curva verso il [[fanum]] Martis, oggi Tufo, e di là a Surpicanum (nei pressi di Arquata) ed indi ad Aquas (nei pressi di Acquasanta), circostanza che la rese un po' più lunga.''»
===La Salaria Gallica===
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