Massimiliano Soldani Benzi: differenze tra le versioni

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[[File:Massimiliano Soldani Benzi - The Sacrifice of Jephthah's Daughter.JPG|thumb|Il sacrificio della figlia di Jeptah (1722)]]
 
«''Per i suoi Principi parimenti fece opere varie d'oro e di bronzo, per Principi oltramontani gruppi, bassi rilievibassorilievi e statue, e per tutto fece risonare glorioso il suo nome''»<ref>Pellegrino Antonio Orlandi, ''Abecedario pittorico'', pag. 319</ref>.
 
==Biografia==
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Nel 1698<ref>Chiarini M., Pizzorusso C., ''Sustermans. Sessant'anni alla Corte dei Medici'', Centro Di, 1983, pag. 122</ref> sposò la figlia del fu pittore di corte [[Justus Sustermans]], di cui aveva preso il posto a [[Palazzo Pitti]] già dal 1684 con la nomina a professore dell'Accademia del Disegno.
 
Per i suoi lavori da libero professionista Soldani riceveva nel laboratorio privato presso la zecca e, per gestire i committenti, si affidava a due agenti di fiducia: [[Lorenzo Magnolfi]] e [[Giovanni Giacomo Zamboni]]. Infatti Soldani, che non aveva una bottega ma un vero e proprio studio, riceveva solo su appuntamento che ci si poteva procurare soltanto ricorrendo a Magnolfi o a Zamboni che però la mettevano sempre sul difficile. Questo perché Soldani aveva una concezione elitaria della produzione artistica dove l'acquisizione delle opere non era solo questione di grande ricchezza e cultura ma anche di possedere i contatti giusti<ref>Cinzia Maria Sicca, Alison Yarrington, ''The lustrous trade : material culture and the history of sculpture in England and Italy, c.1700-c.1860'', London, Leicester University Press, 2000, pag. 5</ref>: insomma un'opera bisognava davvero volerla. Naturalmente, il tutto, faceva lievitare enormemente i prezzi dei suoi lavori. Per esempio [[John Inglis]], medico personale di [[Guglielmo III d'Inghilterra|Guglielmo III]] e poi della regina [[Anna di Gran Bretagna|Anna]], si fece ritrarre in medaglia nel 1703 ma non volle mai rivelare a nessuno come ci fosse riuscito e quanto gli fosse costato. Lo stesso per Sir [[Henry Newton]], ambasciatore inglese a Firenze, che nel 1709 convinse Soldani a ritrarlo in quella che è considerata la più bella medaglia del maestro<ref>Edward Chaney, Peter Mack, ''England and the Continental Renaissance: Essays in Honour of [[J. B. Trapp]]'', Woodbridge, New York, The Boydell Press, 1994 pag. 198</ref>.
 
Oltre alle medaglie che lo resero una star del cesello, tra le altre sue opere più celebri la ''Venere dei Medici'' e il ''Fauno Danzante'' realizzate in bronzo da originali in marmo della collezione granducale per conto di [[John Churchill]], primo Duca di Malborough, nel 1711. Ancora visibili nella Hall del Palazzo di Blenheim sono ritenute due meraviglie del patrimonio artistico inglese<ref>John Britton, Joseph Nightingale, ''The Beauties of England and Wales'', London, Printed by Thomas Maiden, for Vernor and Hood, 1801-1816 o William Eccles, bookseller William Eccles, ''A New Guide to Blenheim, the Seat of the Duke of Marlborough'', Woodstock, W. Eccles, 1861</ref>. Notevoli anche i modelli in cera realizzati per le sculture di ceramica della ''Manifattura di Doccia'', oggi in mostra al museo [[Richard-Ginori]].
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==Bibliografia==
*[[Pellegrino Antonio Orlandi]], ''Abecedario pittorico del M.R.P. Pellegrino Antonio Orlandi, Bolognese : contenente notizie de'professore di pittura, scoltura, ed architettura, in questa edizione corretto e notabilmente di nuove notizie accresciuto'', Napoli, 1763
*Michelangelo Gualandi, ''Nuova raccolta di lettere sulla pittura, scultura ed architettura, scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV. a XIX'', Bologna, A spese dell'editore ed annotatore, 1844-56
*Joseph Fr. Michaud, Louis Gabriel, ''Biographie universelle, ancienne et moderne, ou, Histoire par ordre alphabétique de la vie publique et privée de tous les hommes qui se sont fait remarquer par leurs écrits, leurs actions, leurs talents, leurs vertus ou leurs crimes : ouvrage entierement neuf'', Vol. 43, Paris, Michaud freres, 1825
*Luigi Passerini, ''Genealogia e storia della famiglia Ginori'', Firenze, Tip. di M. Cellini e C., 1876
*[[Leonard Forrer]], ''Biographical Dictionary of Medallists'', Spink & son ltd, 1912
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*Gino Corti, ''L'inventario dell'eredità di Massimiliano Soldani Benzi'', München, Verlag Bruckmann, 1976
*Chiarini M., Pizzorusso C., ''Sustermans. Sessant'anni alla Corte dei Medici'', Centro Di, 1983
* ''La medaglia neoclassica in Italia e in Europa : atti del quarto Convegno internazionale di studio sulla storia della medaglia, 20-23 giugno 1981 : Palazzo Belgrado/Palazzo del Torso/Aula magna del CISM'', Udine, CIAC libri, 1984
*Cyril Humphris (Firm), ''Pisanello to Soldani : commemorative medallions, 1446-1710'', London, Cyril Humphris, 1993
*Michael Camille, Adrian Rifkin, ''Other Objects of Desire: Collectors and Collecting Queerly'', Oxford UK, Malden Mass., Blackwell Publishers, 2001