Ars et Labor Ferrara: differenze tra le versioni
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[[File:SPAL 1991-1992.jpg|thumb|La SPAL promossa in Serie B con la vittoria del campionato [[Serie C1 1991-1992|1991-1992]].]]
Dopo tre tentativi di ritorno in Serie B (con due eliminazioni ai [[play-off]] subite dal {{Calcio Como|N}}, nel [[Serie C1 1993-1994|1994]] e nel 1996<ref>{{cita|Fontanelli, Negri|pp. 323-326}}.</ref>) il presidente Donigaglia decide per un ridimensionamento degli impegni della CoopCostruttori, e al termine del campionato [[Serie C1 1995-1996|1995-1996]] cede contestualmente a Vanni Guzzinati la carica di presidente, rimanendo nelle vesti di patron. Ne segue una stagione culminata con la retrocessione in Serie C2 perdendo i [[play-out]] contro l'{{Calcio Alzano Virescit|N}}.<ref>{{cita|Fontanelli, Negri|pp. 327-330}}.</ref> Donigaglia quindi riassume la presidenza e affida il compito di formare la squadra all'esperto direttore sportivo [[Roberto Ranzani]], il quale sceglie come allenatore [[Gianni De Biasi]]. Vengono confermati soltanto tre giocatori dall'annata precedente: a [[Ferrara]] arrivano l'attaccante Cancellato, il regista difensivo [[Riccardo Fimognari|Fimognari]], il portiere [[Andrea Pierobon|Pierobon]] e l'esperto [[Fausto Pari]]. La SPAL riconquista la Serie C1 vincendo il campionato [[Serie C2 1997-1998|1997-1998]] con l'aiuto delle 19 reti di Cancellato, al termine di un duello con il {{Calcio Rimini|N}}. L'anno successivo ([[Serie C1 1998-1999|1998-1999]]) Ranzani tenta di rinforzare il telaio della promozione, puntando sul regista Antonioli, la punta [[Fabio Lucidi|Lucidi]] e la giovane promessa [[Ciro Ginestra|Ginestra]]. Dopo un'ottima partenza, una crisi di risultati coincisa con un doppio lungo infortunio di Cancellato fa sfumare il traguardo dei [[play-off]]. Gli estensi a fine stagione conquistano la [[Coppa Italia Serie C 1998-1999|Coppa Italia Serie C]], tuttavia il finale di campionato, con il mancato raggiungimento degli spareggi-promozione, porta alcune incomprensioni tra società e guida tecnica, sfociate nella mancata conferma dell'allenatore [[Gianni De Biasi|De Biasi]].<ref>{{cita web|autore=Federico Pansini|url=http://www.giannidebiasi.it/press/intervista/la-spal-tappa-incancellabile-della-mia-vita/|titolo=La Spal, tappa incancellabile della mia vita|data=1º febbraio 2007|accesso=28 marzo 2019}}</ref> Gli ultimi campionati della gestione Donigaglia vedono la SPAL a centroclassifica; il giocatore più interessante di quel periodo fu [[Sergio Pellissier]], giunto in prestito dal {{Calcio Chievo|N}}.
[[File:Società Polisportiva Ars et Labor 1993-1994.jpg|thumb|left|La SPAL della stagione [[Serie C1 1993-1994|1993-1994]], sconfitta in finale play-off dal {{Calcio Como|N}}.]]
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====La presidenza Butelli====
Nel giugno del 2008 Tomasi cede il pacchetto di maggioranza societaria all'imprenditore lucchese Cesare Butelli<ref>{{cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/2008/06/27/100215-ufficiale_spal_passa_butelli.shtml|titolo=La Spal passa a Butelli. Tomasi fa l'iscrizione e resta con il 16%|data=27 giugno 2008|accesso=1º aprile 2018}}</ref>; nel mese successivo la SPAL viene ripescata nel campionato di terza serie, nel frattempo ridenominato [[Lega Pro Prima Divisione]]. Il nuovo presidente nomina Gianbortolo Pozzi come direttore generale, il quale allestisce una formazione che punta al mantenimento della [[Lega Pro Prima Divisione 2008-2009|categoria]]. La squadra affidata ad [[Aldo Dolcetti]], in cui emerge il giovane centravanti marocchino Rachid Arma, inaspettatamente s'insedia fin dall'inizio nelle prime posizioni della classifica salvo poi calare nel finale del campionato, classificandosi al sesto posto mancando i [[play-off]] (nonostante la vittoria contro il {{Calcio Pergocrema|N}} all'ultima giornata, resa vana dai contemporanei pareggi di {{Calcio Padova|N}} e {{Calcio Reggiana|N}} alle quali serviva un punto per giocarsi gli spareggi). La stagione [[Lega Pro Prima Divisione 2009-2010|2009-2010]] dei biancazzurri (complice anche la cessione di Arma, sostituito a campionato già avviato con il centravanti [[Giacomo Cipriani]]) parte in maniera negativa, tanto che dopo tredici giornate la dirigenza esonera Dolcetti sostituendolo con [[Egidio Notaristefano]].<ref>{{cita web|url=https://www.estense.com/?p=622|titolo=Spal: esonerato Dolcetti, ecco Notaristefano|data=17 novembre 2009|accesso=26 marzo 2019}}</ref> Con il neo-tecnico la SPAL scala la classifica riuscendo a piazzarsi settima.
===Gli anni 2010===
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