Rocco (famiglia): differenze tra le versioni
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{{Discendenza
|allinea=destra|larghezza=550|didascalia='''Discendenza dei Principi di Torrepadula dalla famiglia Rocco del Seggio di Montagna'''<br />Stralcio riferito ai soli nominativi citati nel testo<br /><br />{{Discendenza/P|1}} <small>Ippolita Rocco, di Ottavio, ottenne da Filippo IV di Spagna l'assenso a trasferire il titolo di Principe sul feudo di Trebisacce, di proprietà del marito Andrea Petagna</small><br />{{Discendenza/P|2}} <small>Con sentenza del Tribunale civile di Napoli del 20 agosto 1860, Giovanni Rocco ottenne il riconoscimento della validità del titolo di Principe di Torrepadula, retroattivo per otto generazioni sulla linea di successione maschile</small><br />{{Discendenza/P|3}} <small>Nel 1940, alla morte di Giovanni, privo di eredi maschi, Giuseppe divenne undicesimo Principe di Torrepadula. Con l'entrata in vigore della Costituzione repubblicana (XIV disposizione transitoria) i titoli nobiliari cessarono di essere riconosciuti. Nel 1954, tuttavia Giuseppe Rocco ottenne dal Tribunale civile di Roma l'autorizzazione ad aggiungere il predicato nobiliare al cognome, che da quel momento divenne "Rocco di Torrepadula" </small>
| 1|-1|'''Andrea'''<ref>{{Cita|Padiglione|p. 14.|Padiglione}}</ref>|<small>Maestro Razionale</small>
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