Fiume (Croazia): differenze tra le versioni
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Fra i giustiziati dagli jugoslavi – all'incirca seicento<ref>{{cita web|titolo=Le vittime di nazionalità italiana a Fiume e dintorni (1939-1947)|url=http://www.archivi.beniculturali.it/dga/uploads/documents/Sussidi/Sussidi_12.pdf|autore=Amleto Ballarini|autore2=Mihael Sobolevski|editore=Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione generale per gli archivi|data=2002|accesso=4 febbraio 2015|pagine=199-209}}</ref> – vi furono anche l'ebreo antifascista reduce da [[Campo di concentramento di Dachau|Dachau]] [[Angelo Adam]], membro del [[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN]] fiumano e trucidato con la moglie e la figlia diciassettenne, l'altro membro del CLN Matteo Blasich – che secondo gli jugoslavi si sarebbe ucciso nella soffitta di una palazzina sede dell'[[OZNA]] (la polizia segreta comunista jugoslava) per sottrarsi ad un arresto per furto – come pure il dirigente comunista fiumano [[Rodolfo Moncilli]], ucciso dall'OZNA nell'ambito del tentativo del Partito Comunista Croato di annientare il Partito Comunista Fiumano<ref>Liliana Ferrari, ''Fiume 1945-1947'', in AA.VV. ''Storia di un esodo. Istria 1945-1956'', IRSML Friuli Venezia Giulia, Trieste 1980, p. 78 ss..</ref>.
La stragrande maggioranza della popolazione italiana di Fiume fuggì dalla città fra il maggio del 1945 e il 1948. Alla fine degli [[anni 1940|anni quaranta]] Fiume venne ripopolata massicciamente con abitanti provenienti dalle più disparate regioni della nuova Jugoslavia di Tito. Il primo decennio del dopoguerra fu molto difficile: le distruzioni operate dai tedeschi si accompagnarono alla scomparsa dell'imprenditoria e del commercio privato, attività in massima parte in mano agli italiani ed espropriate seguendo i principi del marxismo. Fiume fu quindi oggetto di un processo di [[croatizzazione]].
Nello stesso tempo, si susseguirono continui processi epurativi fra le maestranze e gli uffici pubblici, decisi per i più disparati motivi allo scopo di rafforzare il potere del nuovo regime ma aventi l'effetto di distruggere completamente le basi economiche private e quindi la possibilità di permanenza della popolazione italiana, orientata per la maggioranza verso il [[libero mercato]], con un'oggettiva volontà di estirpare questa storica etnia da Fiume<ref>Egidio Ivetic (cur.), ''Istria nel tempo. Manuale di storia regionale dell'Istria con riferimenti alla città di Fiume'', Unione Italiana di Fiume - Università Popolare di Trieste - Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, Rovigno 2006, pp. 609-611.</ref>.
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