Castiglione Chiavarese: differenze tra le versioni

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[[File:Conio-IMG 0738.JPG|miniatura|sinistra|I ruderi dell'[[Abbazia del Connio|abbazia benedettina del Connio]]]]
 
Noto già in [[Impero romano|epoca romana]], il territorio comunale di Castiglione Chiavarese<ref>Alcune fonti storiche sono state confrontate o reperite dal sito {{collegamento interrotto|1=[http://www.liguriaplanet.com/web/ita/genova/castiglione_chiavarese/castiglione_chiavarese.htm Liguriaplanet.com] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> probabilmente segnava il confine fra la cultura ligure e quella degli [[Etruschi]]. Tracce dei Romani sono evidenti sul territorio con i resti di ponti, oggetti e cave di calce; da fonti letterarie riguardanti le sue frazioni come [[Velva (Castiglione Chiavarese)|Velva]], fu proprio in quest'ultimo sito che l'imperatore romano [[Traiano]] ne fece un municipio. Il municipio infatti si trovava sulla [[Via Sara]]
 
Nel corso del [[VII secolo]], in [[longobardi|epoca longobarda]], la [[Liguria]] venne conquistata dal re [[Rotari]] e successivamente il re longobardo [[Liutprando]] favorì la diffusione del [[monachesimo]] con i [[Ordine di San Colombano|monaci di Bobbio]] che scesero in marittima fino alla zona di [[Moneglia]] e nel levante ligure dai possedimenti della [[val d'Aveto]], [[Valle Sturla|Sturla]] e [[Val Fontanabuona|Fontanabuona]]. Essi svilupparono il territorio con numerose aziende agricole e celle monastiche.<ref>Valeria Polonio, ''Tra universalismo e localismo: costruzione di un sistema'', in ''Il cammino della Chiesa genovese dalle origini ai nostri giorni'', a cura di D.Puncuh, Genova 1999, pag. 118 e ss.</ref>