Limonov: differenze tra le versioni
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===Vukovar, Sarajevo, 1991-1992===
Crollano i regimi comunisti nell'Europa Orientale. Il capitolo è aperto dall'esecuzione di [[Nicolae Ceausescu]] e della moglie Elena, trasmesso in televisione e visto dall'autore a Parigi e da Limonov, che nel frattempo ha ritrovato e perdonato per l'ennesima volta Nataša, a Mosca: scriverà un'elegia dell'amore tra gli anziani coniugi, in una “rappresentazione degna delle tragedie di [[Eschilo]] e [[Sofocle]]”. Seguono le riflessioni dell'autore sullo stretto controllo sociale totalitario, sulle [[fake news]] dispacciate a sostegno del cosiddetto “rinnovamento democratico”, e sul ricambio dirigenziale che in realtà è in linea col passato e ripropone volti noti, soprattutto in [[Romania]]. In seguito alla sua esperienza sul campo, Carrère tornerà in Patria scosso e scriverà la biografia di [[Philip K. Dick]], prodigo di invenzioni letterarie utilizzabili come chiavi di lettura dell'instabile Presente europeo.
Nel novembre del '91 Limonov ha l'occasione di fare l'esperienza che secondo lui ogni uomo dovrebbe fare nella propria vita: partecipare ad una guerra. Invitato in Jugoslavia per la pubblicazione di un suo romanzo, viene portato a [[Vukovar]], città croata facente parte dell'autoproclamata "repubblica serba della [[Slavonia]]", appena "liberata" dalle milizie serbe e ridotta ad un cumulo di macerie dopo mesi di bombardamento. Eduard non ha dubbi ed abbraccia con entusiasmo la causa serba, offrendosi come volontario e divenendo intimo del comandante [[Željko Ražnatović|Arkan]], capo delle "[[Guardia volontaria serba|Tigri]]", che diverranno tristemente celebri per le efferatezze e la spietata pulizia etnica posta in atto dapprima in [[Croazia]] e poi in [[Bosnia]].▼
▲Nel novembre del '91 Limonov ha finalmente l'occasione di fare l'esperienza che secondo lui ogni uomo dovrebbe fare nella propria vita: partecipare ad una guerra. Invitato in Jugoslavia per la pubblicazione di un suo romanzo, viene portato a [[Vukovar]], città croata a maggioranza etnica serba facente parte dell'autoproclamata
A [[Sarajevo]], Limonov viene contattato dal regista inglese di origine polacca [[Paweł Pawlikowski]] per fare un'intervista al leader serbo [[Radovan Karadžić]], e accetta. Nel documentario ''[[Serbian Epics]]'' (1992) lo scrittore russo viene ripreso mentre, istruito da un miliziano, spara qualche raffica di mitragliatrice in direzione della [[Assedio di Sarajevo|città assediata]]. Probabilmente, dalla distanza della collina su cui si trovava non ha potuto fare danni a cose e persone, ma la scena, assieme ad altri aneddoti giornalistici, circola in Francia, e lo scrittore viene repentinamente marchiato, considerato alla stregua di un “criminale di guerra” dall'ambiente culturale francese.
===Mosca, Parigi, Repubblica serba di Krajina, 1990-1995===
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