Sergio Bonelli Editore: differenze tra le versioni

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Storia: +primo direttore della CE
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Negli anni successivi la produzione della casa editrice è particolarmente fiorente facendo esordire nuovi personaggi come [[Plutos]]<ref>Luciano Tamagnini, ''Storia di un mago bonelliano'', in Dime Press, 6, febbraio 1994.</ref> ([[1949]]), [[I Tre Bill]] (1952)<ref>{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/7293|titolo=I 3 BILL|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=11 luglio 2017}}</ref>, [[Rio Kid]] ([[1951]]), [[Il Cavaliere Nero]] e [[Yuma Kid]] (entrambi del [[1953]]), [[El Kid]] ([[1955]]), [[Hondo (fumetto)|Hondo]] ([[1956]]) e [[Kociss]] ([[1958]]), scritti da Giovanni Luigi Bonelli e [[Mani in alto! (fumetto)|Mani in alto!]] ([[1950]]), [[Gordon Jim]] (1950) e [[Il Sergente York]] (1954), realizzati da Roy D'Amy.<ref name=":10" />
 
Nel 19541953 esordì la Collana Capolavori con la riduzione a fumetti di classici della letteratura scritte da Bonelli e disegnate da Galleppini e Dino Battaglia e che verranno poi ristampati nel 1960 in una collana omonima.<ref name=":3" /><ref>{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/1709|titolo=COLLANA CAPOLAVORI 1960|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=2019-04-01}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/1710|titolo=COLLANA CAPOLAVORI 1953|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=2019-04-01}}</ref>
 
Nel 1957 la direzione passa da [[Tea Bonelli]] al figlio [[Sergio Bonelli|Sergio]], figlio di Gian Luigi,<ref name=":4" /><ref name=":5" /> già attivo nella casa editrice come sceneggiatore con lo pseudonimo di Guido Nolitta con la serie [[Un ragazzo nel Far West]]<ref>{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/5795|titolo=Un ragazzo nel Far West|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=11 luglio 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/5796|titolo=Frontiera|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=11 luglio 2017}}</ref><ref name=":5" />. L'azienda assume la nuova denominazione di Edizioni Araldo e, nel corso degli anni, assumerà, talvolta contemporaneamente, diverse denominazioni come Cepim, Daim Press e Altamira.<ref>{{Cita news|url=http://www.sergiobonelli.it/sezioni/657/la-fabbrica-dei-sogni|titolo=La Fabbrica dei Sogni|accesso=29 agosto 2017}}</ref> Durante gli [[anni 1950|anni cinquanta]] la Bonelli, elaborandolo a partire dal formato a [[Striscia a fumetti|strisce]], adottò un nuovo formato, ideando uno standard che prenderà il nome dalla casa editrice, il formato Bonelli: albi in bianco e nero, con vignette su tre strisce e con circa un centinaio di pagine.<ref name=":17" />