Getulio Alviani: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Getulio Alviani, ideatore plastico, progettista, grafico, teorico, collezionista e progettistaattivo promotore culturale<ref>Getulio[https://getulioalviani.com/it/biografia AlvianiCentro GamecStudi Bergamo,Archivio Skira,e 2004Ricerche pag.239Getulio Alviani, Biografia]</ref>, sin da ragazzo frequenta a [[Udine]] il laboratorio dello scultore statuario [[Max Piccini]] dove apprende i primi rudimenti del fare; lavora poi in uno studio tecnico di architetti e ingegneri ([[Mimmo Biasi]], [[Marcello D'Olivo]])<ref>Messaggero veneto, 25 febbraio 2018</ref> e successivamente in una grande industria di apparecchiature elettriche come grafico e progettista. Qui approfondisce i problemi della comunicazione visiva e studia da piccoli dispositivi di comando a strutture parietali trasformabili.
 
Alla fine degli [[anni 1950|anni Cinquanta]] realizza le prime "linee luce", superfici metalliche fresate che poi, organizzate e composte modularmente, diverranno "''superfici a testura vibratile''" che è stata la sua ricerca propedeutica.
 
Nel 1961 ha una personale alla ''Mala Galerija'' di [[Lubiana]] seguita nel 1962 da un'altra personale nello spazio della ''Galerija Suvremene Umjetnosti'' di [[Zagabria]]<ref>[https://getulioalviani.com/it/mostre/personali Centro Studi Archivio e Ricerche Getulio Alviani, mostre personali]</ref>. Sempre nel 1962 partecipa alla mostra "''Arte programmata''" organizzata dalla [[Olivetti]] a [[Venezia]], [[Roma]] e [[Düsseldorf]]. Nello stesso anno partecipa alla collettiva "''Krit-Punto/2''" presso il ''Palacio de la Virreina'' a [[Barcellona]], alla collettiva "''Anno 62''" presso la ''Galerie 't venster'' di [[Rotterdam]] ed entra a far parte del movimento internazionale ''Nove Tendencije''<ref>[http://www.msu.t-com.hr/msuzbirke_tendencije_e.htm Muzej suvremene umjetnosti Zagreb - The Museum of Contemporary Art Zagreb<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110721102416/http://www.msu.t-com.hr/msuzbirke_tendencije_e.htm |data=21 luglio 2011 }}</ref>, fondato da [[Almir Mavignier]], di cui fanno parte il ''Groupe de Recherche d'Art Visuelle''<ref>GRAV. Storia e utopia del Gruppo di ricerca Arte visuale di Parigi, Bonsignori, Roma, 1991</ref> di [[Parigi]], il ''Gruppo N'' di [[Padova]]<ref>[http://www.gruppoenne.it Il Gruppo Enne<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, [[Enrico Castellani]] e [[Piero Manzoni]] per quanto riguarda l'Italia; questo sodalizio artistico è la punta più avanzata di quella che la critica successiva chiamerà "''Arte di ricerca visiva, ottica e cinetica''".
 
In questi anni giovanili lega amicizie con [[Josef Albers]], [[Anni Albers]], [[Max Bill]], [[Konrad Wachsmann]], [[Hans Richter (regista)|Hans Richter]], [[Sonia Terk Delaunay]], [[Henryk Berlewi]], [[Pavel Mansouroff]], [[Michel Seuphor]] e [[Lucio Fontana]].