Lingua friulana: differenze tra le versioni
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Tale sistema di scrittura standard fissa la corretta ortografia (la pronuncia e la dizione è lasciata alla libera lettura del parlante) e per le sue particolarità si pone in modo neutrale rispetto alle varianti locali, permettendo in sostanza ai parlanti di utilizzare in associazione alla grafia standard la loro variante locale orale, considerando delle implicite "regole di pronuncia locale". In ogni caso tuttavia i parlanti delle varianti orientali risulteranno più facilitati nella lettura rispetto a quelli delle varianti "concordiesi", "della Bassa" e a quelli di alcune varianti carniche, dato che queste ultime rispetto alla prima comportano che nella lettura si operi la completa sostituzione di alcune vocali che si trovano in posizione terminale della parola (perlopiù nelle desinenze del femminile). Problemi tutti questi superabili con la scolarizzazione, come avviene per ogni lingua ufficiale.
Un sistema di scrittura alternativo detto ''Faggin-Nazzi'', prevedeva invece l'utilizzo di segni simili a quelli presenti nelle lingue slave (per esempio: č).{{
Altri sistemi di scrittura sono stati adottati in passato soprattutto per ciò che concerne la scrittura delle varianti, principalmente in ambito letterario dai singoli poeti e scrittori, basati generalmente sulla ''libera e personale applicazione'' delle regole della fonetica della lingua italiana. Simili sistemi di scrittura sono oggi limitati all'ambito poetico e non ammessi né finanziati dall'ARLeF, istituzione regionale impegnata a diffondere la grafia normalizzata in ogni ambito della scrittura pubblica, superando così l'anarchia tipica delle lingue che non hanno un uso ufficiale.
A titolo di esempio della differenza possibile tra scrittura standard e scrittura fonetica si riporta il seguente estratto da una poesia di [[Pier Paolo Pasolini]], scritta secondo la grafia originale usata dall'autore (una ''scrittura fonetica'' che riflette la parlata concordiese), secondo la grafia standard, e infine tradotto.
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