Angiolo D'Andrea: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Perticau (discussione | contributi)
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: spazio dopo segni di punteggiatura e modifiche minori
Riga 30:
D'Andrea partecipò alle esposizioni che si tenevano a Brera e un suo dipinto, intitolato ''Nube rossa'', fu acquistato nel [[1910]] da re [[Vittorio Emanuele III]]. [[Affresco|Affrescò]] la sala dei marmi della villa Visconti di Modrone-Erba a [[Cernobbio]], sul Lago di Como, e il [[palazzo Berri-Meregalli]] (1911-1913) di via Cappuccini a Milano. Nel [[1914]] realizzò un [[mosaico]] nello storico [[Caffè Camparino]]<ref name="Locali storici, 40">AA.VV., ''I locali storici di Milano'', [[collana editoriale|coll.]] ''Perle d'Italia'', [[Touring Editore]], 2004 ISBN 88-365-3462-7 (p. 40).</ref> della [[Galleria Vittorio Emanuele II]].
 
Negli [[Anni 1910|anni dieci]] del Novecento viaggiò in [[Sicilia]] e durante la [[prima guerra mondiale]] fu soldato-pittore in [[Trentino]]. Tornato a Milano nel [[1918]], visse e dipinse in via Melloni per oltre un ventennio. Lavorò a paesaggi, vedute, ritratti, soggetti religiosi e nature morte floreali con oli e acquerelli ma firmò anche multipli. Partecipò a numerose mostre cittadine, con riconoscimenti, attestati e premi. Alla XIII [[Biennale di Venezia]] espose un dipinto intitolato ''Gratia plena'' <ref>[ in sito ufficiale biennale di Venezia pagina Angiolo D'andrea http://asac.labiennale.org/it/passpres/artivisive/ava-ricerca.php]</ref>.
 
Nel 1920 espose alla [[Galleria Pesaro]] di Milano con [[Aldo Carpi]].
Riga 36:
== Il declino ==
 
Nel [[1935]] eseguì i disegni preparatori per le vetrate della cappella del nuovo [[Ospedale Maggiore di Milano]] (Niguarda) <ref>[in sito ufficiale Ospedale Niguarda http://www.ospedaleniguarda.it/chi-siamo/niguarda-e-arte/angiolo-dandrea-le-vetrate-in-aula-magna]</ref>. In seguito, tuttavia, le occasioni di lavoro divennero sempre più rare: Angiolo D'Andrea non simpatizzava infatti col [[fascismo]] e neppure con il [[futurismo]], la [[pittura metafisica]], il [[cubismo]] e tutte le avanguardie dei primi decenni del secolo XX. Fu dunque ignorato dalla stampa di regime e rimase isolato dalla comunità artistica.
 
Il suo stato di salute peggiorò e nel [[1941]] lasciò Milano e si ritirò a Rauscedo, dove morì all'età di 62 anni, il 10 novembre del 1942.
 
Dopo la sua morte venne dimenticato dalla critica, sebbene diverse opere siano conservate in musei e collezioni private. Per esempio dei suoi bozzetti per delle scenografie di opere goldoniane sono presenti nel Museo della SIAE presso il [[Palazzetto del Burcardo]] <ref>[ in sito ufficiale del museo del Burcardo http://www.burcardo.org/museo/disegni.asp]</ref>, moltissime opere nella collezione della fondazione Bracco <ref>[ in sito ufficiale fondazione Bracco http://www.fondazionebracco.com/it/progetti/99-prima-mostra-monografica-angiolo-d-andrea]</ref>, una sua opera si trova nella quadreria dell'ospedale Maggiore a Milano <ref>[ in sito ufficiale Regione Lombardia Beni Culturali http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3n050-00098/?view=autori&offset=0&hid=20955&sort=sort_int]</ref>.
 
In tempi recenti diverse mostre hanno riacceso l'interesse verso l'autore. Nel 2002 si è tenuta a San Giorgio della Richinvelda una esposizione di libri e riviste illustrate da Angiolo D’Andrea provenienti dalla biblioteca personale dell'autore, mostra in cui erano presenti alcuni disegni di stoffe da lui realizzate e una riproduzione del mosaico del bar Barbarino <ref>[ in sito ufficiale delle biblioteche dello spilimberghese http://www.sebico.it/easyne2/LYT.aspx?Code=BSS2&IDLYT=1211&ST=SQL&SQL=ID_Documento=928]</ref>. Da novembre [[2012]] a febbraio [[2013]], nelle sale di palazzo Morando a Milano, si è tenuta una grande retrospettiva dedicata al pittore friulano a cura di [[Luciano Caramel]] seguita, nel 2014, da una seconda mostra monografica dal titolo ''Angiolo D'Andrea. La riscoperta di un Maestro tra Simbolismo e Novecento'' tenuta presso il PArCo - Galleria d’arte moderna e contemporanea di Pordenone “A. Pizzinato”.<ref>[ in sito ufficiale del museo Armando Pizzinato http://www.artemodernapordenone.it/mostre/angiolo-dandrea]</ref>,nel 2014 e in contemporanea con la mostra di Pordenone un ulteriore mostra tenuta a San Giorgio della Richinvelda dal titolo ''Angiolo D’Andrea illustratore'' <ref>[ in Stefano Aloisi, Angiolo D’Andrea illustratore, tipografia Menini, Spilimbergo 2014]</ref>.
 
== Il giudizio dei critici ==