Collegiata di Santa Maria Maggiore (Guardiagrele): differenze tra le versioni
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==Storia==
[[Immagine:Guardiagrele Santa Maria Maggiore Cristoforo.jpg|thumb|left|L'affresco di San Cristoforo]]
La tradizione locale fa risalire l'edificazione della [[chiesa (architettura)|chiesa]] al 430, sui resti di un antico [[tempio]] [[paganesimo|pagano]]. Gli studi attuali attribuiscono l'origine a una chiesa cimiteriale del [[XIII secolo]], collocata fuori dalle mura del ''castrum''.
Probabilmente alla prima fase costruttiva fanno riferimento le due date '[[1133]]' e '[[1150]]' incise sulla [[facciata]], riportate negli scritti dallo storico settecentesco [[Anton Ludovico Antinori]], ma che sono sparite. Certo è che nel [[1256]] il [[cimitero]] venne spostato nelle vicinanze della chiesetta di [[Siro di Pavia|san Siro]], l'attuale chiesa di san [[Francesco d'Assisi]], poiché il fulcro della vita cittadina e delle sue principali attività si stava spostando a Santa Maria Maggiore. Nei due secoli successivi allo spostamento del camposanto, la chiesa venne abbellita e arricchita con opere d'arte.
Nel [[XIV secolo]] furono effettuate le principali modifiche all'edificio quali la costruzione della torre campanaria e il porticato settentrionale. Nel secolo successivo vennero aggiunti o rinnovati altri importanti elementi architettonici e di arredo come il [[portale]] principale a sesto acuto, le [[monofora|monofore]] della facciata, gli [[affresco|affreschi]] sotto i porticati e la croce processionale di [[Nicola da Guardiagrele]] (che venne poi saccheggiata ma in parte recuperata ed esposta nel [[museo del duomo di Guardiagrele|museo del duomo]]). Sulla sommità della torre sono osservabili tracce che rimandano a una cella campanaria ottagonale, abbattuta dagli eventi sismici susseguitisi nel tempo.▼
▲Nel [[XIV secolo]] furono effettuate le principali modifiche all'edificio quali la costruzione della torre campanaria e il porticato settentrionale. Nel secolo successivo vennero aggiunti o rinnovati altri importanti elementi architettonici e di arredo come il [[portale]] principale a sesto acuto, le [[monofora|monofore]] della facciata, gli [[affresco|affreschi]] sotto i porticati e la croce processionale di [[Nicola da Guardiagrele]] (che venne poi saccheggiata ma in parte recuperata ed esposta nel [[museo del duomo di Guardiagrele|museo del duomo]]). Sulla sommità della torre sono osservabili tracce che rimandano a una cella campanaria ottagonale, abbattuta dagli eventi sismici susseguitisi nel tempo, in particolare il terremoto del 1706, che implicò la ricostruzione di una torre campanaria quadrata, in stile diverso dal gotico della facciata, distrutta nel 1943.
[[Immagine:Guardiagrele Santa Maria Maggiore Dentro.jpg|thumb|right|upright=1.5|Il nuovo ambiente sopraelevato]]
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Dell'edificio originale è sopravvissuto solo il prospetto sotto il portico meridionale, seppur con diverse aggiunte, come il secondo portale. Inserito nel [[1578]], quest'ultimo fu probabilmente ricavato da un blocco che in origine doveva essere un [[altare]] ed è caratterizzato da ricche decorazioni a treccia, grottesche e motivi floreali. Non coevo alla costruzione originale nel lato meridionale è anche il gigantesco [[affresco]] del [[1473]] raffigurante ''San Cristoforo'', realizzato da [[Andrea De Litio]] (unica opera firmata e datata dall'artista), che mostra il santo nell'atto di attraversare un corso d'acqua gremito di pesci sorreggendo sulle spalle il bambino [[Gesù]], che a sua volta innalza un globo sul quale sono scritte le lettere A A E (iniziali dei tre continenti conosciuti allora). Il portico fu prolungato nel [[1882]] oltre via dei Cavalieri, così da coprire gli stemmi delle famiglie guardiesi più importanti affissi sul muro.
Agli inizi del Settecento, dovendo ampliare la chiesa ma facendo fronte anche alla necessità di non ostruire via dei Cavalieri, si decise di ricorrere alla sopraelevazione dell'intera aula prolungandola fino alla [[Chiesa di San Rocco (Guardiagrele)|chiesa della Madonna del Riparo]], situata sul lato opposto della strada. Fu ricavato un ampio e luminoso interno a [[navata]] unica, a cui si poteva accedere tramite un'ampia gradinata, mentre Santa Maria del Riparo divenne un locale di sgombero chiuso. La nuova chiesa di Santa Maria Maggiore è stata restaurata nel [[XX secolo]] dopo i danni dei bombardamenti alleati del 1943-44, con la sostituzione della copertura in favore di un tetto a [[capriata|capriate]]. Per la ricostruzione del campanile bisognerà attendere il 2009.
==Descrizione==
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Il campanile sarebbe la parte sommitale della facciata centrale. Terminava a torre e aveva campane montate su cella di ferro. Nel XVII secolo il campanile fu costruito nuovamente come una torre campanaria quadrata, e consolidato dopo il terremoto del 1706. Nel 1943 un bombardamento aereo lo distrusse assieme a parte del tetto della chiesa. Le campane vennero rinfuse, tuttavia il castello di ferro a tetto scoperto fu montato solo nel 2009.
Il concerto è uno dei più grandi d'Abruzzo e possiede 9 campane poste a ottagono: 4 maggiori laterali, fiancheggiate da 4 piccole, e infine il campanone collocato al centro superiormente. Un altro piccolo campanile si trova all'inizio del portico di destra, costituito da una mezza torretta rettangolare in pietra, sopra cui si trova una campana che non viene suonata; rimasuglio dell'antica chiesa della Natività di Gesù.
== Museo del Duomo ==
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