Cripta di Sant'Emidio: differenze tra le versioni
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Lo spazio della cripta, per la cui realizzazione furono scavate le fondamenta di gran parte della Basilica del Foro (i cui resti delle fondamenta sono visibili all'angolo dell'estremità destra), è ripartito in dieci piccole navate nelle sezioni laterali, a cui si devono aggiungere altre tre nella zona centrale, frutto del rimaneggiamento operato ad inizio Settecento, allorquando essa subì un allargamento dello spazio ed un innalzamento della volta, in previsione della collocazione di una scultura al di sopra del sarcofago emidiano, che fungesse anche da centro visivo di tutta la basilica, poiché in quell'epoca l'accesso alla cripta avveniva discendendo una scalinata centrale che si apriva al termine della navata centrale.
La cripta è scandita complessivamente da 63 colonne, in [[travertino]] e in marmo rosso di Verona. Le colonne di travertino sono provenienti da monumenti romani e rappresentano un importante esempio di reimpiego dall'Antico; ve ne sono di interamente antiche, oppure con basi e fusti classici, o ancora con fusti altomedievali. Su alcune di esse sono
===Il sarcofago romano del IV secolo===
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''“cum sociis aliis Emindius hic requiescit”'' (qui riposa Emidio con i suoi compagni), così recita l'iscrizione [[Medioevo|medioevale]] scolpita nel bordo frontale superiore.
Finemente lavorato da “canalature biscurvi”, ha due
===Il ''Battesimo di Polisia''===
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