Arte sovietica: differenze tra le versioni

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=== Grafica ===
[[Boris Ivanovič Prorokov|Boris Prorokov]], un invalido di guerra, si mostrò come un artista satirico dedito alla denuncia. La sua serie ''Ecco qui, l'America'' ({{russo|Вот она, Америка|Vot ona, Amerika}}) ​​(1947-1949) si basa sui temi delle poesie americane di Majakovskij, e denuncia e ironizza la politica statunitense. Le caratteristiche principali di questa serie sono l'ingrandimento della silhouette dei personaggi principali (''Žena Toma'', ''Tom'' e altre), il contrasto tra bianco e nero, un quadro generalizzato, il carattere monumentale e l'impronta emotiva dell'autore. La sua serie ''Per la pace'' ({{russo|За мир|Za mir}}) venne pubblicata nel 1950 e ogni foglio (tra cui ''Tank Trumena na dno!'' e ''Svoboda po-amerikanski'') si distingue per la sua espressività figurativa. Nel 1958, Prokov creò la serie ''Questo non dovrebbe succedere di nuovo'' ({{russo|Это не должно повториться|Eto ne dolžno povtorit’sja}}), dove in particolare il disegno di una giovane donna con un fucile che allatta un bambino (intitolato ''Madre'') si distingue per una speciale monumentalità.<ref name="S353">{{Cita|Sarab’janov|p. 353}}</ref>
 
La grafica satirica del periodo postbellico è uno dei tipi più popolari e "marziali" dell'arte sovietica. Gli artisti della caricatura politica e della satira su temi internazionali lavoravano attivamente per la ''[[Pravda]]'' e altri giornali centrali. I [[Kukryniksy]] crearono una serie di opere satiriche significative come ''Taglio di capelli'' ({{russo|Уолл-стрижка|Uoll-strižka}})(1948), ''Al capezzale'' ({{russo|У постели больного|U posteli bol'nogo}}) (1948) e ''Donna Franko'' ({{russo|Донна Франко}}) (1949). L'accuratezza delle caratterizzazioni e l'abile selezione degli attributi sono i principali mezzi artistici dei vignettisti del collettivo. Leonid Sojfertis e Vitalij Gorjaev lavorarono con successo anche nel campo della satira politica con dinamismo, acutezza, e leggerezza.<ref name="S353" />
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Si diffuse la tendenza di realizzare opere molto alte e grosse, come le [[Sette Sorelle (Mosca)|Sette Sorelle]] di Mosca tra le quali spicca l'[[edificio principale dell'Università statale di Mosca]] (1949-1953).
[[File:Moscow_State_University_crop.jpg|miniatura|315x315px|L'edificio principale dell'Università statale di Mosca.]]
Uno dei problemi principali rimase ancora quello delle abitazioni popolare devastate della guerra, e proprio in questi anni fu avviato lo sviluppo di alloggi per le masse. Tuttavia, all'inizio la qualità costruttiva era bassa qualità, a causa della mancanza della necessaria base produttiva e tecnica. I primi esperimenti iniziarono con gli edifici popolari di Mosca, concepiti dagli architetti [[Zinovij Moiseevič Rozenfel’d|Zinovij ​​RosenfelRosenfel'd]] e Vladimir Sergeev, e successivamente furono estesi in altre città: Iniziarono a comparire grattacieli a [[Čeljabinsk]] e [[Perm']], furono realizzati quartieri con case costruite con grandi blocchi di cemento, vennero introdotti nuovi metodi di costruzione industriale sempre più economici. Tuttavia, il gran numero di edifici popolari doveva includere la decorazione della facciata con la scarsità di pochi cortili e di spazi interni al quartiere. Nel periodo successivo venne attivamente condannato il principio di una facciata di stile con l'uso abbondante di colonnati, modanature di stucchi e abbellimenti. Il 4 novembre del 1955, la risoluzione n. 1871 del [[Comitato Centrale del PCUS]] e del [[Consiglio dei Ministri dell'URSS]] ''Sull'eliminazione degli eccessi nella progettazione e nella costruzione'' pose fine a questo stile lussuoso.<ref>{{Cita web|url=http://www.sovarch.ru/postanovlenie55/|titolo=«Об устранении излишеств в проектировании и строительстве»|sito=www.sovarch.ru|lingua=ru}}</ref> Dopo la morte di Stalin, lo stile fu sostituito da un'architettura funzionale tipicamente sovietica, impiegata con vari cambiamenti fino alla dissoluzione dell'URSS.
 
== Anni sessanta e settanta ==