L'Audace: differenze tra le versioni

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'''''L'Audace''''' è stato un [[periodico]] pubblicato in [[Italia]] dal [[1934]] al [[1944]] dall'editore [[Lotario Vecchi]] e poi da altri, famoso per essere stato uno dei primi giornali per ragazzi a pubblicare fumetti. Si specializzò in racconti e fumetti avventurosi statunitensi, pubblicando anche alcune tra le più importanti serie italiane degli anni trenta come ''[[Virus, il mago della foresta morta|]]''Virus, il mago della foresta morta'']], [[Dick Fulmine]] e altre opere di autori come [[Rino Albertarelli]], [[Federico Pedrocchi]], [[Walter Molino]] e [[Carlo Cossio]]<ref name=":0" />. Successivamente la testata venne ceduta a [[Gian Luigi Bonelli]]<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2010-10-07/storia-personaggi-numeri-casa-195131.shtml|titolo=Storia, personaggi e numeri della casa editrice Bonelli - Il Sole 24 ORE|sito=www.ilsole24ore.com|accesso=2017-01-23}}</ref> che lo trasformò in un albo e mette le basi per una fortunata carriera editoriale che porterà alla nascita della [[Sergio Bonelli Editore]]<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/678|titolo=L'Audace|autore=|sito=www.guidafumettoitaliano.com|accesso=2017-01-23}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ubcfumetti.com/special/9710b.htm|titolo=BONELLI: "cinquant'anni di storia del fumetto d'avventura italiano"|sito=www.ubcfumetti.com|accesso=2017-01-23}}</ref>.
 
== Storia editoriale ==
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Il successo de ''[[L'Avventuroso]]'' e le vendite scarse de ''L'Audace'' convinsero Vecchi a trasformare il suo settimanale in un giornale a fumetti simile a questi in modo da emularne il successo. Dopo aver annunciato per parecchie settimane all'interno del giornale un grande cambiamento, con il n. 60 del 23 febbraio [[1935]] il giornale venne completamente rivoluzionato: scomparvero i fumetti di produzione britannica e molti dei racconti in testo (ridotti a due pagine), sostituiti da nuovi fumetti provenienti dagli USA. Il n. 60 conteneva infatti al suo interno in prima pagina le tavole domenicali di [[Brick Bradford]], a pagina 2 un racconto in testo, a pagina 3 ''L'intrepido Bill,'' a pagina 4 ''La cintura di diamanti'' e il suo ''topper'' ''Storielle quasi stupide,'' a pagina 5 ''La Pattuglia volante'', ovvero le tavole domenicali di [[Radio Patrol]] le cui strisce giornaliere erano pubblicate sull''<nowiki/>'Avventuroso'', a pagina 6 ''La freccia d'argento'' (storia di produzione britannica), a pagina 7 un racconto in testo e a pagina 8 le tavole domenicali di [[Tarzan]].
 
La redazione puntava molto su [[Brick Bradford]] che nella sua versione domenicale viveva avventure molto simili a quelle di [[Flash Gordon]], il personaggio di maggior successo pubblicato dall'''Avventuroso'', tra salvataggi di donzelle, combattimenti contro creature mostruose e l'esplorazione di luoghi fantastici. Dal n. 69, a dimostrazione dell'importanza che la redazione attribuiva a Bradford, il personaggio comparve addirittura nella testata del giornale. Il personaggio non riscosse però il successo sperato e già con il n. 73 venne relegato in ultima pagina, sostituito in prima pagina da Tarzan. Il declassamento continuò con il n. successivo: infatti Bradford scomparve anche dalla testata, sostituito da Tarzan, e perse l'onore dell'ultima pagina, venendo relegato nelle pagine interne. Al suo posto, in ultima pagina, iniziò la pubblicazione di [[Ted Towers]], ovvero ''Prendetele vive''. Le ragioni per cui Bradford venne relegato nelle pagine interne potrebbero essere state, in parte, di autocensura: un fumetto in prima pagina pieno di seminudi femminili avrebbe potuto causare proteste di genitori ed educatori perbenisti, che controllavano con attenzione le letture dei giovani.
 
''[[Tarzan]]'' cominciò quindi ad essere pubblicato in prima pagina. La versione pubblicata sull'''Audace'', fatta eccezione per la prima tavola pubblicata (collage delle tavole domenicali del 24 giugno, 5 agosto, 12 agosto, 26 agosto e 2 settembre 1934), era molto rispettosa dell'originale; infatti, oltre a pubblicare sostanzialmente le tavole senza tagli, rispettava la colorazione originale stampando sui flani originali, proprio come facevano i quotidiani statunitensi che pubblicavano le domenicali di Tarzan. La serie di Tarzan influenzò altre serie come ad esempio Flash Gordon: secondo [[Leonardo Gori]], critico di fumetti, «intere sequenze di Tarzan si ritrovano nel Flash Gordon degli inizi». La serie di [[Harold Foster (autore di fumetti)|Harold Foster]] è disegnata in stile molto naturalistico e fu uno dei fumetti di maggiore successo della testata.