Tolleranza zero: differenze tra le versioni
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→Bibliografia: articolo su controllo delle armi |
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A parte questi esempi, tolleranza zero è diventato un modo di dire per manifestare la propria fermezza, in generale o in riferimento a una particolare categoria di trasgressioni come ad esempio nei confronti del fumo. La tolleranza zero viene tipicamente applicata dalle scuole, relativamente a certi ambiti quali la detenzione e l'utilizzo di droghe o di armi. Per esempio, uno studente trovato in possesso di droga o di armi in una scuola che applica la tolleranza-zero incorrerà immediatamente nella massima sanzione prevista. È chiaro che una tale politica richiede una normativa estremamente esplicita; una normativa confusa o generica potrebbe provocare altrimenti grosse conseguenze.
Per altro verso, "cavalcare le paure serve solo a produrre ulteriore insicurezza percepita. Qui, oltre alle responsabilità politiche, giocano anche quelle dei ''[[mass media|media]]'', sempre pronti a rilanciare acriticamente gli allarmi e raramente disposti a prendere o a dare spazio a posizioni impopolari"<ref>[http://www.questionegiustizia.it/articolo/la-necessita-di-prendere-posizione-contro-il-populismo-penale_27-05-2017.php D. Stasio, ''La «necessità» di prendere posizione contro il populismo penale'', Questione giustizia, 27 maggio 2017].</ref>.
==Critiche==
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