Adriano Franceschini: differenze tra le versioni
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[[File:Adriano Franceschini e una sua classe-Scuola elementare Porotto, Ferrara. Inizio anni '60.jpg|thumb|right|Adriano Franceschini con una sua classe V. Scuola elementare di Porotto, Ferrara. Inizio anni '60]]
== Biografia ==
Si è dedicato tutta la vita al suo lavoro di maestro elementare, educando per decenni generazioni di ragazzi, affiancando presto a tale attività la passione per la ricerca storica realizzata attraverso lo studio dei documenti notarili, delle epigrafi e dei testi antichi, molti dei quali conservati nella [[Biblioteca comunale Ariostea]] o nell'archivio del [[Cattedrale di San Giorgio (Ferrara)|Duomo di Ferrara]], oppure nelle biblioteche di [[Verona]], [[Modena]] e [[Mantova]] e di vari centri del [[Polesine]], da dove inizialmente era partito come storico. Si è interessato particolarmente alle vicende locali di [[Ferrara]] e delle zone limitrofe (con ricerche durate oltre 40 anni), pubblicando saggi sul [[Ghetto di Ferrara|ghetto]] ebraico, sui commerci e sulla vita medievale e rinascimentale, sugli artisti e sulle vicende di tante persone comuni, ''fotografate'' in momenti di vita quotidiana.
Non è mai stato attirato dalle apparizioni pubbliche preferendo piuttosto dar vita ai documenti che ogni volta recuperava dal passato. Ha ottenuto in seguito un giusto riconoscimento solo grazie ai tanti studiosi che hanno trovato nel suo lavoro un aiuto fondamentale nelle loro ricerche storiche.
[[File:Jacob Burckhardt-Basel.jpg|thumb|upright=1|Jacob Burckhardt nei pressi dell'Archivio di Basilea, nel 1890]]
=== Inizio dell'attività di ricerca ===
Come molti storici più legati agli [[Archivio|archivi]] che non agli studi accademici la sua attività prese spunto da un committenza, che nel caso specifico arrivò dal Comune di [[Bergantino]], interessato a recuperare fonti autorevoli sulla sua storia locale.
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Partendo dallo studio delle comunità polesane iniziò ad interessarsi dei mutamenti prodotti dall'avvento della [[giurisdizione]] [[Vescovo|episcopale]] in sostituzione del precedente primato [[Ordine di San Benedetto|benedettino]]. Venne così in contatto col lavoro di altri studiosi, del passato o recenti, come [[Ludovico Antonio Muratori]], [[Girolamo Tiraboschi]], [[Giovanni Tabacco]] e [[Colloqui ebraico-cristiani di Camaldoli#La storia|Pier Francesco Fumagalli]].<ref name="Cita|Franceschini|p.XI">{{Cita|Franceschini|p.XI}}</ref>
=== Presenza ebraica a Ferrara ===
[[File:Ferrara, Via Vignatagliata, lapide scuola ebraica.jpg|thumb|left|upright=1|Ferrara, [[via Vignatagliata]], lapide scuola ebraica a ricordo della cacciata degli alunni e degli insegnanti ebrei dalle scuole italiane dopo il 1938]]
Franceschini arrivò ad indagare sulla presenza ebraica nella zona ferrarese dopo il lungo lavoro di approfondimento sulle comunità contadine polesane. Pure gli ebrei, come i contadini dei quali si era interessato, erano stati soggetti a vessazioni e soprusi, spesso cacciati dalle loro terre, considerati estranei eppure necessari.
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La sua opera principale dedicata a questo tema: ''Presenza ebraica a Ferrara. Testimonianze archivistiche fino al 1492'' e pubblicata postuma ebbe genesi da un incontro fortuito tra il maestro e l'avvocato [[Paolo Ravenna]] durante i lavori di preparazione di una [[Palazzo dei Diamanti#Lo spazio espositivo|mostra]] al [[Palazzo dei Diamanti]]. Era la fine degli [[Anni 1980|anni 80]] e la mostra sarebbe stata preparata per il [[1990]]. Lo studioso era già noto a livello internazionale ed era impegnato in quel momento nella stesura di tre volumi: ''Artisti a Ferrara in età umanistica e rinascimentale'', che sarebbero stati pubblicati nel [[1993]], nel [[1995]] e nel [[1997]].<ref>{{Cita|Franceschini|p.XIII}}</ref>
== Citazioni ==
Viene citato da vari studiosi che si sono interessati ai temi da lui approfonditi. Tra questi Dana E. Katz fa riferimento ai lavori di Franceschini nel suo ''The Jew in the Art of the Italian Renaissance''.<ref>{{Cita|Dana E. Katz}}</ref>
== Onorificenze e riconoscimenti ==
Mel 1976 ottenne il Premio Stampa Ferrara e, per la prima volta, il premio venne consegnato senza una cerimonia ufficiale in una sala di rappresentanza ma ''a domicilio'', e la commissione, nella quale era presente anche il sindaco di Ferrara Radames Costa, si recò a Fondo Reno, dal maestro, che per modestia aveva cercato di non apparire pubblicamente.<ref group=nota>Motivazioni del Premio Stampa Ferrara 1976: "Profondo conoscitore della storia medievale e umanistico-rinascimentale, citato nella bibliografia italiana e straniera per l’originalità delle sue scoperte, Adriano Franceschini ha trattato con metodo scientifico e illuminato acume, la Vita Sociale del Medioevo ferrarese, dell’Università di Ferrara, degli umanisti ferraresi”.{{cita|Premio Stampa Ferrara|p.18}}.</ref>
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|luogo=2 marzo [[1999]]<ref>{{Cita web|url =http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=10209 |titolo =FRANCESCHINI Adriano|sito =quirinale.it |editore =Presidenza della Repubblica |data =2 marzo 1999 |citazione =Medaglia d'argento ai benemeriti della cultura e dell'arte |accesso =13 settembre 2016 }}</ref>
}}
== Note ==▼
;Annotazioni▼
<references group=nota/>▼
;Fonti▼
<references/>▼
== Opere ==
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* {{Cita libro|titolo =Artisti a Ferrara in età umanistica e rinascimentale / Pt. 2, T. 2, Dal 1493 al 1516|autore =Adriano Franceschini|editore =Corbo|città =Ferrara |anno =1997|ISBN=978-88-8532-586-9}}
* {{cita libro|titolo =Presenza ebraica a Ferrara. Testimonianze archivistiche fino al 1492|autore =Adriano Franceschini|curatore=[[Paolo Ravenna]]|editore=Carife |città=Ferrara|anno=2007|cid=Franceschini|isbn=978-88-222-5741-3}}
▲== Note ==
▲;Annotazioni
▲<references group=nota/>
▲;Fonti
▲<references/>
== Bibliografia ==
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{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
*{{Cita web|url =http://bibliotheque.irht.cnrs.fr/opac/index.php?lvl=author_see&id=7870 |titolo = Détail de l'auteur - Auteur Adriano Franceschini|sito =bibliotheque.irht.cnrs.fr |editore = |data = |lingua = FR| accesso = 10 febbraio 2016}}
*{{Cita web|url = http://www.fondazionecarife.it/ |titolo = Fondazione Carife|autore = |wkautore = |sito = fondazionecarife.it|editore = Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara|accesso = 10 febbraio 2016}}
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