Arrows A3: differenze tra le versioni

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Più leggera e più aerodinamicamente convenzionale della [[Arrows A2]], l'Arrows A3 del 1980 soffriva di sottosterzo, tanto che Southgate tentò anche di piazzare una minigonna sul musetto, ma senza vantaggi. La A3 era spesso soggetta a guasti, che vanificavano buone prestazioni dei propri piloti. Patrese ottenne un sesto posto in Brasile e un secondo posto a Long Beach. Jochen Mass invece ottenne un sesto posto in Sudafrica, un quarto a Montecarlo e un secondo posto a Jarama, gara non valida per il Mondiale. In Austria Jochen Mass si lesionò due vertebre dopo una rovinosa uscita di strada con tanto di capottamento, venendo sostituito prima da Thackwell e poi da Winkelhock, ma nessuno dei due riuscì a qualificarsi.
===1981===
Quella del 1981 invece fu una vettura molto più competitiva. Dave Wass rimpiazzò Tony Southgate e riuscì con qualche modifica a migliorarne le prestazioni. Alleggerì la vettura, ponendo dei radiatori in alluminio, e inserendo alcune parti in carbonio. La Arrows si ritrovò subito più competitiva rispetto all'anno precedente, anche per via delle gomme radiali Michelin. A Long Beach, prima tappa del campionato, Patrese ottenne la prima ed unica pole position della Arrows. In gara comandò a lungo la corsa prima di essere costretto al ritiro per un guasto. Un pezzo di plastica andò infatti ad ostruire il filtro della benzina creando problemi di alimentazione. In Brasile Patrese riuscì a riscattarsi arrivando 3º sotto al diluvio, poi di nuovo 2° ad Imola, dove la Arrows dimostrò di essere una pretendente al titolo. A Zolder, nella quinta tappa del mondiale, Patrese partì in quarta posizione, ma al via rimase fermo e non prese parte alla corsa. Il meccanico Dave Luckett, entrato in pista poco prima del via per aiutare il pilota, rimase a terra dopo essere stato schiacciato tra le due Arrows, cavandosela con una frattura alle gambe e ad un braccio. A Montecarlo Patrese si qualificò in 5ª posizione mentre Stohr era solo 14°. Patrese dopo una bella partenza rimontò al 2°º posto fino a quando non si ritirò per noie al cambio. Senza questo problema avrebbe vinto la gara visto le noie meccaniche di Jones. La competitività della Arrows terminò qui. Dopo due deludenti Gran Premi come Jarama e Digione, a Silverstone la scuderia passò alle gomme Pirelli, perché, visto il ritorno della GoodYear, la Michelin decise di fornire le proprie gomme solo a chi avesse un contratto valido per il 1981, che la Arrows non aveva. A Silverstone Patrese si qualificò in 10ª posizione, e approfittando dei vari ritiri si portò al terzo posto, ma a 4 giri dal termine ruppe il motore. Il resto della stagione fu un calvario, con una macchina non più evoluta. Stohr venne addirittura appiedato dopo il Gp d'Olanda e il suo posto fu presto da Jacques Villeneuve sr. senza qualificarsi mai. A fine stagione Patrese lasciò la Arrows.
 
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