Endimione: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m fix vari using AWB |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 1:
{{Personaggio
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
}}
'''Endimione''' ({{lang-grc|Ἐνδυμίων}}, gen. {{polytonic|Ἐνδυμίωνος}}), è un personaggio nella [[mitologia greca]], figlio di [[Etilio]] e di [[Calice (figlia di Eolo)|Calice]]<ref name="Apol"/>.
Sposò la [[Naiadi|
Secondo Pausania il nome della moglie era diverso e poteva essere ''Asterodia'', oppure [[Cromia (figlia di Itono)|Cromia]] figlia di [[Itono (figlio di Anfizione)|Itono]], od anche ''Hyperippe'' figlia di [[Arcade (mitologia)|Arcade]]<ref>Pausania visse molto tempo dopo ed il suo lavoro consisteva in semplici interviste alla gente che incontrava nei posti dove si recava ed in questo caso le risposte della gente erano diverse e così le registrò.</ref>.
== Mitologia ==
Le storie che lo riguardano sono discordanti a seconda delle regioni da cui provengono; in alcune egli è un [[pastore]] o cacciatore della tribù degli [[Eoli]], mentre in altre è un giovane principe che si diceva vivesse ad [[Elis (Grecia)|Elis]]<ref>Le fonti classiche che collegano Endymion con Elis includono [[Pausania il Periegeta]]
Una fonte più tarda lo considera uno studioso di [[astronomia]]; [[Plinio il Vecchio]] cita Endymion come esser stato il primo uomo ad osservare con estrema attenzione le [[fasi lunari]], origine simbolica del proprio [[amore]]. Nel suo ruolo assunto nel mito di amante di [[Selene]], la [[divinità lunare]] greca arcaica, questa professione fornisce una qualche giustificazione al racconto che lo vuole trascorrere tutto il suo tempo sotto lo sguardo della [[Dea]] personificazione della [[Luna]].
Riga 26:
== Versioni del mito ==
[[File:Selene_and_Endymion.jpg|thumb|left|Selene e Endimione]]
[[Apollonio Rodio]]<ref>
Come che sia, in entrambi i casi il desiderio venne esaudito e Endimione sprofondò in un sonno ed una giovinezza eterna. Ogni notte Selene scendeva dall'alto dei cieli per fargli visita, là ove egli continuava a dormire; le cinquanta figlie che si attribuiscono loro vengono da alcuni studiosi equiparate ai 50 mesi che debbono trascorrere da un'edizione dei [[giochi olimpici antichi]] all'altra<ref>
Secondo un passaggio del ''[[Deipnosophistai]]'' di [[Ateneo di Naucrati]], l'esponente della [[sofistica]] nonché poeta di [[ditirambi]] Licinnio di [[Chio (isola)|Chio]]<ref>Licymnius è conosciuto solamente attraverso alcuni versi
[[File:Sleeping Endymion, 1756, by Nicolas-Guy Brenet (1728-1792) - IMG 7257.jpg|thumb|"Sonno di Endimione" (1756), di [[Nicolas-Guy Brenet]].]]
La ''[[Biblioteca (Pseudo-Apollodoro)|Biblioteca]]'' dello [[Pseudo-Apollodoro]] scrive che la [[ninfa (mitologia)|ninfa]] [[Calice (figlia di Eolo)|Calice]] ed il re [[Etlio]] ebbero un figlio di nome Endymion il quale guidò in seguito la popolazione degli [[Eoli]] dalla [[Tessaglia]] in direzione sud fino a fondare [[Elis (Grecia)|Elis]]; ma altri giungono ad affermare fosse in realtà uno degli innumerevoli figli di [[Zeus]]. Era d'insuperabile bellezza e capitò che anche la Luna s'innamorò di lui.
Zeus gli permise di scegliere la sua sorte e lui volle poter dormire per sempre, immortale e senza età<ref name="Apol">
Si dice anche che Endimione avesse avuto da [[Ifianassa (moglie di Endimione)|Ifianassa]], una [[Naiadi|
Secondo [[Pausania il Periegeta|Pausania]], descrivendo la storia antica degli Elei nella sua ''[[Periegesi della Grecia]]'', indica Endimione come colui che aveva deposto il precedente re di Olimpia [[Climeno (figlio di Cardi)|Climeno]]<ref>
[[File:Endimione_dormiente,_frammento_di_un_gruppo_con_selene,_copia_romana_da_originale_greco_del_II_sec._ac..JPG|thumb|
[[Sesto Properzio|Properzio]] (''[[Elegie (Properzio)|Elegie]]'' Libro 2, el. 15), [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]] nelle sue ''[[Tusculanae disputationes]]'' (Libro 1) e [[Teocrito]] discutono ampiamente il mito di Endimione, ma ribadiscono le opinioni già esistenti senza aggiungervi nulla di veramente nuovo. Le circostanze della sua vita e morte sono state poi ampliate e rimaneggiate nel corso dell'[[era moderna]] da autori come [[Henry Wadsworth Longfellow]] e [[John Keats]], quest'ultimo nel suo poema narrativo del 1818 intitolato per l'appunto
[[Meleagro di Gadara]], autore di alcuni fra i più bei epigrammi contenuti ne l'"''[[Antologia Palatina]]''", cita Endimione in un suo componimento, più precisamente il numero 165 del libro V, quando, chiedendo aiuto alla notte, auspica che il nuovo e sconosciuto amante della sua amata Eliodora venga colpito dallo stesso sonno eterno del giovane, così da rimanere
Altre fonti ancora parlano di un amore segreto e proibito niente meno che con [[Era (mitologia)|Era]], la regina degli [[Olimpi]]; una volta scoperto da [[Zeus]], venne maledetto. Il giovane venne costretto a 50 anni di sonno continuo dal re degli dei, anche se nella ''Biblioteca'' (1.7.5) è - come s'è visto - lui stesso a chiedere il dono di non dover affrontare la vecchiaia. Una variante invece sostiene che il giovane fu costretto da Zeus a dormire per trent'anni in una caverna sul monte Latmo senza mai svegliarsi, come punizione per aver cercato di insidiare Era. Secondo tale versione del mito la dea [[Artemide]] scoprì Endimione dormiente, e incantata dalla sua bellezza si recava ogni notte a guardarlo.
== Astronomia ==
Riga 54 ⟶ 52:
== Nelle arti ==
<gallery>
Diana_and_Endymion-Hermitage.jpg|''Diana
Endymion_1872_George_Frederic_Watts.jpg|
The_Young_Endymion,_by_Julia_Margaret_Cameron.jpg|
Hans_Thoma_Endymion_1886.jpg|
Nymphenburg-Suedlicher_Kabinettsgarten_Endymion-1.jpg|''Endimione'' di [[Konrad Eberhard]].
Godward-Endymion-1893.jpg|''Endimione'' (1893), di [[John William Godward]].
</gallery>
[[File:Sebastiano_Ricci_015.jpg|thumb|
[[File:Pietro_Liberi_Sueño_de_Endimión_Hermitage.jpg|thumb|
== Note ==
| |||