Le fate (Perrault): differenze tra le versioni

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Un giorno la ragazza incontrò alla fonte una vecchia mendicante che la pregò di darle da bere: ella subito offrì l'acqua con premura. Da quel momento, ogni volta che pronunciava una parola uscivano dalle sue labbra fiori e pietre preziose.
 
La madre costrinse allora la sorella cattiva a recarsi anche lei alla fontana per ottenere lo stesso privilegio. Di malavoglia quella si recò alla fonte e quando le si avvicinò una ricca signora a chiedere acqua, la ragazza sgraziatamente rifiutò di porgergliela. La fata (prima vecchia mendicante e ora ricca signora) la punì: ogni volta che apriva bocca le uscivano rospi e serpenti.
 
La madre per rabbia cacciò di casa la figlia minore che trovò un rifugio nel bosco. Il figlio del re, di ritorno dalla caccia, capitò in quei luoghi disabitati. Vide la bella fanciulla, dalla cui bocca uscivano perle e diamanti, sola e piangente. Ascoltò il racconto delle sue disgrazie, la soccorse, la portò nel suo palazzo e la sposò.
 
La cattiva sorella, detestata da tutti e abbandonata anche dalle madre, finì per morire in fondo a un bosco.
 
==Morale==