Cyberzone: differenze tra le versioni

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'''''Cyberzone''''' fuè una rivista di [[cultura]], [[filosofia]], [[semiotica]], [[arte]] e [[musica]] fondata a [[Palermo]] nel 1997.
 
==Storia della rivista==
''Cyberzone'' nacque nel 1997 a [[Palermo]] inizialmente nel circuito della cultura antagonismo, come esperimento editoriale del [[Centro sociale autogestito]] di via Montevergini, inserendosi nel dibattito allora molto acceso sulle tecnologie digitali, sui movimenti [[hacker]], sull'[[hacktivism]], letteratura [[cyberpunk]] e sui fenomeni sociali e controculturali di quegli anni<ref name=Troisi>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/11/29/dieci-anni-di-cyberzone.html ''Dieci anni di Cyberzone'' di Sergio Troisi su La Repubblica]</ref>.
 
Ciascun numero della rivista eraè progettato prevalentemente come una monografia su un tema o un autore, e contemplavacontempla anche interventi d'altra natura. Le forme privilegiate eranosono il saggio breve e l'intervista, che assieme alle immagini elaborate appositamente per ogni numero da artisti, illustratori, fotografi, ritagliavanoritagliano un frammento di realtà. Dal punto di vista redazionale la rivista non avevaha una struttura verticistica: non contemplavacontempla "capiredattori", ne altre forme gerarchiche.
 
La rivista fuè stata in grado di convogliare nel tempo importanti nomi della filosofia, della semiotica e delle arti come [[Franco Berardi]], [[Jean Baudrillard]], [[Michel Maffesoli]], [[Marc Augé]], [[Paul Virilio]], [[Abbas Kiarostami]], [[Antonio Caronia]], [[Ryoji Ikeda]], [[Paolo Fabbri (semiologo)|Paolo Fabbri]], [[Manlio Sgalambro]], [[Istvan Horkay]], [[Derrick de Kerckhove]] ed altri<ref name=Troisi/>.
 
==Note==