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I congiurati si riuniscono in casa di [[Porcio Leca]]. Catilina, sconfitto nelle elezioni consolari, compie alcuni attentati alla vita di Cicerone che non vanno a buon fine. A questo punto l’homo novus illustra in Senato la pericolosità della situazione ed ottiene i pieni poteri per soffocare la ribellione. L’8 novembre del 63 a.C. accusa apertamente Catilina presentatosi in [[Curia (storia di Roma)|Curia]], ('''I Catilinaria'''). Catilina fugge da Roma e raggiunge Manlio e il suo esercito. A questo punto l'autore riferisce il contenuto di un messaggio di Manlio a Marcio Re e di una missiva di Catilina a Catulo; nonostante le giustificazioni date dai due via epistola, il senato li dichiara entrambi nemici pubblici (26-36).
====Capitoli 37 -
Sallustio inserisce il primo ''excursus'' in cui tratta le cause della congiura, individuando solamente quelle di natura politica e sociale. La narrazione riprende con la ricostruzione dei fatti ad opera di Cicerone che raccoglie le prove del complotto. I complici rimasti in città sono arrestati e il senato si riunisce per deliberare sulla loro sorte. In seguito passa ad esaminare il tentativo di coinvolgere nella congiura i Galli Allobrogi; sotto consiglio di Cicerone, questi fingono di accordarsi con i congiurati per ottenere da costoro documenti compromettenti. Le lettere entrate in loro possesso permettono l'arresto dei congiurati rimasti a Roma, tra cui Publio Lentulo Sura e Gaio Cetego.
====Capitoli 48 - 54====
Dopo aver descritto l'improvviso cambio di fronte della ''[[Plebe|plebs]]'', prima desiderosa di [[Rivoluzione (politica)|rivoluzioni]] ed ora tutta al fianco di Cicerone, l'autore notifica le accuse, a parer suo infondate, mosse contro Crasso e Cesare. Mentre vengono presi provvedimenti in merito alla scarcerazione di alcuni prigionieri, il Senato si riunisce per decidere il loro destino.
====Capitoli 55 - 61====
Cicerone ordina l'immediata esecuzione della sentenza di morte per i congiurati: i complici di Catilina sono giustiziati. <ref name="Provocatio ad populum"> Cicerone commette però l'errore di non richiedere la ''[[provocatio ad populum]]'', necessaria in questi casi; questo, in seguito, gli costò l'accusa di illegittimità e l'intera carriera politica.</ref> Catilina, nel frattempo, fugge verso nord, in direzione della [[Gallia Cisalpina]], ma
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== Personaggi==
La vicenda narrata nella monografia ruota su tre personaggi principali: Catilina (il protagonista), Cesare e Catone l'Uticense. Cicerone,
=== Catilina, il protagonista ===
[[Immagine:Catilina2-Maccari affresco.jpg|thumb|200px|right|''Catilina'' ; dettaglio dell'[[affresco]] di Cesare Maccari ''Cicerone denuncia Catilina'', [[Palazzo Madama (Roma)]]]]
Lucio Sergio Catilina è il protagonista indiscusso della vicenda trattata nella monografia, nonché il capo della congiura; a lui Sallustio dedica un intero capitolo descrittivo: il quinto. È la figura emblematica
Il fatto che la figura di Catilina spicchi tra tutti gli altri personaggi dell'opera non è con ogni probabilità un risultato che lo storico si auspicava. Ciò si deve in gran parte alla cosiddetta tecnica del "ritratto paradossale", un metodo di trattare e descrivere i personaggi che consiste nel creare figure in cui gravi [[Vizio|vizi]] si affiancano e si contrappongono a [[virtù]] eccezionali. Questa tecnica crea dunque dei personaggi afflitti da profondi conflitti interiori.
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