Maxmagnus: differenze tra le versioni

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Tra [[Marzo]] [[1968]] e [[Giugno]] [[1970]], infatti, vedono la luce, sulle pagine di [[Eureka (rivista)|Eureka]], le prime storie brevi del corpulento re Maxmagnus e della sua scalcagnata combriccola.
 
Maxmagnus è una gustosa e irriverente parodia (al mondo edulcorato e gentile delle fiabe) e al contempo una feroce e cinica critica (della società contemporanea) e al potere.
 
Infatti, se è pur vero che è ambientato in un 'epoca non precisata, in bilico tra il medioevo "reale" e quello fiabesco, fatto di re e cavalieri, di magie e di castelli, qui non abbiamo l'eroe senza macchia e senza paura e ne abbiamo la bella e gentile principessa.
 
Tutto è imbevuto invece di cinismo e di umorismo nero, dove l'innocenza lascia posto agli avidi e ai furbastri (come il re ''Maxmagnus'', e, in misura maggiore, al suo (in)fedele ''Amministratore Fiduciario'') e dove non c'e' salvezza alcuna (nemmeno tra i poveri, che, saliti al potere, risultano piu avidi e stupidi dei loro governanti).