Allonsanfàn: differenze tra le versioni

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Appena sbarcato nel Sud, Fulvio tradisce nuovamente i suoi compagni, recandosi nel paese più vicino e denunciando la presenza dei Fratelli a un sacerdote. Quest'ultimo, temendo una rivolta, sobilla il popolo contro gli stranieri, facendo leva sull'epidemia di [[colera]] in corso e sulla presenza di Vanni tra i cospiratori. Riconosciuti per via delle loro [[camicie rosse]], gli ignari Fratelli vengono [[Linciaggio|linciati]] sul posto.
[[File:Allonsanfan-1974-gruppo.png|right|thumb|270pxupright=1.2|Rivoluzionari e contadini fianco a fianco nella visione finale di Allonsanfàn.]]
Prima che possa definitivamente darsi alla fuga, Fulvio viene raggiunto da Allonsanfàn, figlio del Maestro e unico superstite del massacro, che, ferito alla testa e incapace di accettare ciò che è accaduto, delira su un'improbabile fratellanza instauratasi a prima vista tra contadini e rivoluzionari. Fulvio è incredulo ma, quando sente suonare le campane, si convince che i contadini e i suoi compagni abbiano effettivamente preso la città e, indossata la camicia rossa di Allonsanfàn, s'incammina per unirsi a loro. In questo modo viene notato e freddato dalle truppe [[Borbonici|borboniche]], appena sopraggiunte.