Superleggera (sedia): differenze tra le versioni

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== Modello definitivo ==
 
Nel [[1955]] viene delineato quello che sarà poi nel [[1957]] il modello definitivo chiamato ''Superleggera'' (codice di progetto 699)<ref>{{cita web|url=http://www.giopontiarchives.org/quadro1.html|titolo=giopontiarchives.org Superleggera|accesso=5 luglio 2012}}</ref>. L'intera struttura portante viene ri-[[progettazione|progettata]], le gambe e i montanti vengono quindi ridisegnati con una sezione triangolare con spessore di soli 18 [[millimetro|mm]]<ref>{{cita web|url=http://www.brunoarredamenti.com/vis_dettaglio.php?primo_livello=menu&id_livello=1619|titolo=descrizione della struttura|accesso=5 luglio 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=oIeJT5gLeNU|titolo=Fabbrica di tolentino Cassina - Falegnameria:superleggera levigatura (video)|accesso=5 luglio 2012}}</ref> e viene effettuato un profondo studio sugli incastri, al fine di migliorare non solo la robustezza della sedia ma anche la sua leggerezza. Vengono scelti materiali leggeri ad alte [[proprietà meccaniche|capacità meccaniche]] pur essendo di origini naturali come il legno di [[fraxinus|frassino]] per la struttura e la [[Calamus rotang|canna indiana]] per la seduta. In alternativa, per il rivestimento del sedile, la canna d'[[India]] può essere sostituita con un materiale di natura sintetica: del [[cellophane]] colorato. Il risultato finale è una sedia altamente tecnologica pur mantenendo una grande fedeltà estetica con il modello artigianale e senza l'utilizzo di materiali compositi o non naturali. In anni successivi la sedia è stata realizzata anche in versione imbottita ed è ancora attualmente prodotta dalla Cassina SpA<ref>{{cita web|url=http://www.dailyicon.net/2011/01/icon-699-superleggera-chair-by-gio-ponti/|titolo= informazioni e immagini della versione imbottita|accesso=5 luglio 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.architonic.com/it/pmsht/699-superleggera-cassina/1138675|titolo=architonic.com informazioni sulla Superleggera e sulla riedizione imbottita|accesso=5 luglio 2012}}</ref>. La sedia, che è stata segnalata, non vincendolo, al [[Premio Compasso d'Oro|IV Compasso d'Oro]]<ref name="tivoli">{{cita web|url=http://tavoli.webmobili.it/p-6446-699-cassina-sedie-.html|titolo=scheda della sedia e breve descrizione|accesso=5 luglio 2012}}</ref> [[Associazione Disegno Industriale|ADI]] (premio tra l'altro ideato dallo stesso Giò Ponti), è stata definita dal suo progettista come una sedia priva di aggettivi, una normale sedia che torna alle sue origini, senza nessuna stranezza o caratteristica che la allontani da ciò che una sedia debba essere.<ref>{{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=lhRyri5ac8g|titolo= estratto di "Lezioni di Design": Giò Ponti - la casa ideale (video)|accesso=5 luglio 2012}}</ref>
 
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