Pascal Taskin: differenze tra le versioni
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Come molti altri cembalari prima di lui - fra cui anche i suoi predecessori Blanchet - Taskin intervenne su alcuni clavicembali costruiti dalla famiglia [[Ruckers]] di [[Anversa]]. Questo tipo di operazione era detto ''ravalement'' e prevedeva l'ampliamento della tastiera per adattarla al gusto e alle esigenze della musica dell'epoca. Nel caso del ''grand ravalement'' lo strumento subiva un importante rifacimento, con parziale riutilizzo della tavola armonica originale. Come anche alcuni dei suoi colleghi, Taskin ha prodotto anche dei falsi Ruckers completi, come quello del 1787 conservato nel [[Museum für Kunst und Gewerbe]] di [[Amburgo]].<ref>Andreas Beurmann, ''Historische Tasteninstrumente – Die Sammlung Andreas und Heikedine Beurmann im Museum für Kunst und Gewerbe Hamburg'', Prestel, Monaco, 2000, pagg. 115–116.</ref>
AI suoi strumenti riusciva a conferire un suono che è nello stesso tempo brillante e ricco di armonici, ricco e sonoro, ineguagliato nel suo equilibrio,
Lo ''[[Empfindsamer Stil|stile sensibile]]'' sviluppatosi nella seconda metà del XVIII secolo e l'esigenza di possiblità dinamiche portarono all'introduzione di nuove caratteristiche tecniche negli strumenti. Fra gli altri, Taskin introdusse un registro detto ''peau de buffle'', che pizzica le corde con morbidi [[plettro|plettri]] di cuoio. In questo modo si crea l'illusione di una dinamica di attacco al cembalo e si possono sottolineare momenti di toccante intimità soprattutto mettendolo in relazione con il registro di liuto. Le ginocchiere (''genouillères'') permettono il cambio dei registri senza dover togliere le mani dalla tastiera. Queste modifiche allo strumento - che si ritrovano anche in Inghilterra - erano conformi alle nuove esigenze del gusto del periodo. Esse non costituiscono dei nuovi sviluppi dello strumento, ma il tentativo, destinato all'insuccesso, di fornire un tipo di strumento perfezionato a un nuovo sviluppo, quello del fortepiano.
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