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==Storia==
Già i [[Civiltà romana|Romani]] ed i [[Fenici]] prima avevano imparato ad usare la [[calce]] come [[materiale da costruzione]], mescolata con la [[sabbia]] a formare la [[Malta (materiale)|malta]]. [[Marco Vitruvio Pollione|Vitruvio]], nella sua opera ''De architectura'' ne descrive la produzione a partire da pietre bianche, cotte in forni (le [[Calcara (fornace)|calcare]]) dove perdono peso (oggi sappiamo in conseguenza della liberazione di [[anidride carbonica]]). Il materiale ottenuto, la calce viva, era poi "spenta" gettandola in vasche piene d'[[acqua]].
Inizialmente adoperata nella forma di "calce aerea" (che indurisce solo se a contatto con [[aria]]) venne successivamente mischiata con pezzi di [[argilla]] cotta (vasellame, mattoni ecc.) oppure a [[pozzolana]], una [[sabbia]] ricca di [[silice]], che ne alterano le caratteristiche di [[resistenza meccanica|resistenza]] ed [[impermeabilità]] ma soprattutto ne consentono la presa anche in ambienti non a contatto con aria (tipicamente sott'acqua). Nascevano così le "malte idrauliche", sebbene a base di calce aerea.
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