Gran Premio di Spagna 1981: differenze tra le versioni

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==Vigilia==
===Sviluppi futuri===
La [[Formula One Constructors Association|FOCA]] annunciò la prima bozza del calendario per la stagione {{F1|1982}}. Il campionato sarebbe partito il 24 gennaio in Sudafrica e si sarebbe concluso, dopo 16 gare, a Las Vegas il 3 ottobre. Il [[Gran Premio del Belgio]] sarebbe tornato sul [[Circuito di Spa-Francorchamps]], mentre le gare in Austria e Spagna erano ''sub judice'', in vista dei lavori necessari di adeguamento dei circuiti. La gara di San Marino (prevista a Imola o al Mugello) e una gara da tenere sul circuito di Digione (come [[Gran Premio di Svizzera]]) erano le gare di riserva. La novità del calendario era una gara su un tracciato cittadino a [[Detroit]].<ref>{{cita news|titolo=In calendario 16 corse nel torneo '82|data=21 giugno 1981|accesso=21 giugno 2013|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|pagina=21|lingua=}}</ref>
 
La [[Goodyear]], che si era ritirata a fine stagione 1980, per l'incertezza che regnava in merito al campionato di Formula 1, annunciò la sua volontà di rientrare nel ''circus'' dal successivo [[Gran Premio di Francia 1981|Gran Premio di Francia]], equipaggiando [[Brabham]] e [[Williams F1|Williams]]. Tale decisione portò la [[Michelin]] (che di fatto aveva rifornito le coperture a tutte le scuderie, tranne [[Toleman]], e per una gara anche la [[Fittipaldi Automotive|Fittipaldi]]), a annunciare la sua volontà di limitare il suo impegno a un numero limitato di team, in pratica le quattro case "ufficiali" [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], [[Renault F1|Renault]], [[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]] e [[Ligier|Talbot-Ligier]]. La casa francese, agli altri team, avrebbe fornito solo un numero limitato di gomme. Ciò permetteva però anche alla [[Pirelli Tyres|Pirelli]] di aumentare il numero di scuderie sue clienti.<ref>{{cita news|titolo=Ricomincia la guerra tra Michelin e Good Year|data=22 giugno 1981|accesso=23 giugno 2013|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|pagina=12|lingua=}}</ref>
 
===Aspetti tecnici===
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In una prima lista di 30 iscritti l'argentino [[Ricardo Zunino]] prendeva il posto di [[Marc Surer]] all'[[Ensign]], mentre il cileno [[Eliseo Salazar]], della [[March Engineering|March]], era iscritto come prima riserva. Non era invece inserito lo spagnolo [[Emilio de Villota]], che avrebbe dovuto affrontare la gara con una [[Williams F1|Williams]] privata dell'''Equipe Banco Occidental''.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1981/06/06/pagina-30/1067310/pdf.html#|titolo=Problemas de iscripcion para Emilio Villota|data=6 giugno 1981|accesso=20 giugno 2013|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|pagina=30|lingua=es}}</ref> Il Patto della Concordia fissava in 30 il numero di vetture che potevano essere iscritte a un gran premio: 12 su richiesta della [[Federazione Internazionale Sport Automobilistico|FISA]] e 18 della [[Formula One Constructors Association|FOCA]]. La scuderia privata di de Villota non faceva parte di nessuno dei due schieramenti. De Villota allora venne avvicinato dalla [[Fittipaldi Automotive|Fittipaldi]] (la cui presenza al gran premio era però in dubbio, viste le difficoltà economiche della scuderia brasiliana) e dall'[[Ensign]]. Quest'ultima però, che aveva appiedato [[Marc Surer]], e iscritto al suo posto Zunino, chiedeva un pagamento per poter correre, troppo oneroso per lo spagnolo. FISA e FOCA assicurarono comunque che, qualora una delle 30 vetture non si fosse presentata a correre, il suo posto sarebbe stato preso dallo spagnolo.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1981/06/06/pagina-30/1067310/pdf.html#|titolo=Villota, todo son problemas|data=18 giugno 1981|accesso=20 giugno 2013|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=Xavier Ventura|pagina=29|lingua=es}}</ref>
 
[[Giorgio Francia]], ottenuta la [[Superlicenza FIA|Superlicenza]], sostituì [[Piercarlo Ghinzani]] all'[[Osella Corse|Osella]]. Francia aveva disputato in Formula 1 solo le prove del [[Gran Premio d'Italia 1977]], con una [[Brabham]], senza qualificarsi.<ref>{{cita news|titolo=Una Arrows per il fratello di Villeneuve?|data=22 giugno 1981|accesso=23 giugno 2013|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=|pagina=12|lingua=}}</ref> [[Eliseo Salazar]] abbandonò la [[March Engineering|March]], che così iscrisse il solo [[Derek Daly]], e venne ingaggiato dall'Ensign, che non finalizzò l'accordo con [[Ricardo Zunino]].
 
Al giovedì sera l'[[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]] non presentò, per un ritardo del manager, il documento di licenza necessario per poter partecipare alla gara. Il ''Real Automóvil Club de España'' (RACE) estromise la scuderia tedesca e al suo posto fece partecipare alla prove libere del venerdì la vettura di de Villota (che compì un solo giro prima che il motore esplodesse). Alle 13 del venerdì la FISA informò il RACE che, qualora de Villota avesse partecipato alle qualifiche, il gran premio avrebbe violato il [[Patto della Concordia]] e non sarebbe stato considerato valido per il campionato mondiale. Gli organizzatori spagnoli decisero così di escludere de Villota e riammettere l'ATS.<ref name=villota/>
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La mancanza di un elicottero pronto in caso di emergenza rischiò di far saltare la prima giornata di prove, così come si paventò un nuovo sciopero dei meccanici, dopo quanto successo prima della partenza del [[Gran Premio del Belgio 1981|Gran Premio del Belgio]].
 
Il migliore delle prove del venerdì fu l'australiano [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]], che segnò 1'14"42; precedette il compagno di squadra [[Carlos Reutemann]], distante di quattro decimi. La pista si presentava poco gommata e il grande caldo non agevolava il lavoro delle scuderie. [[Nelson Piquet]], terzo nella classifica del campionato, chiuse solo al diciassettesimo posto. [[Beppe Gabbiani]], dell'[[Osella Corse|Osella]], vide cancellati tutti i suoi tempi in quanto la sua vettura non venne considerata regolare.<ref name=villota>{{cita news|titolo=Il Gran Premio ha rischiato di saltare anche quest'anno|data=20 giugno 1981|accesso=20 giugno 2013|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|pagina=21|lingua=}}</ref>
 
Al sabato [[Jacques Laffite]] strappò la ''pole position'', essendo l'unico pilota a scendere sotto il muro dell'1"14. Per il francese fu la settima partenza al palo in gara valida per il mondiale. Jones completò la prima fila mentre la seconda fila venne conquistata da Reutemann e Watson. [[Nelson Piquet]] risalì in nona posizione, mentre [[Gilles Villeneuve]] fu settimo.<ref name=pole>{{cita news|titolo=In Spagna non è tempo di miracoli per la Ferrari|data=21 giugno 1981|accesso=21 giugno 2013|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|pagina=21|lingua=}}</ref>
 
=== Risultati ===
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La classifica per le prime posizioni rimase invariata fino al giro 44 quando anche [[Nelson Piquet]] si ritirò per un incidente. Cinque giri dopo [[Jacques Laffite]] passò Watson e si poneva all'inseguimento di Reutemann. Al giro 62 l'argentino venne passato sia da Laffite che da Watson. Ora dietro a Villeneuve quindi vi era Laffite, seguito da Watson, Reutemann, le due [[Team Lotus|Lotus]] e Jones.
 
Villeneuve riusciva a sfruttare a pieno la potenza del suo turbo allungando sul rettilineo per poi resistere tenacemente nel misto. Si formò un trenino composto da cinque monoposto vicinissime. Il canadese resistette per diversi giri agli assalti di Laffite, vincendo la sesta, e ultima, gara valida per il mondiale di Formula 1 della sua carriera. Il canadese precedette Laffite per 211 millesimi, poi Watson (a podio dopo due stagioni) mentre De Angelis, quinto, fu distanziato di un secondo e 231 millesimi. L'arrivo ricordò quello in volata del [[Gran Premio d'Italia 1971]], con [[Peter Gethin]] davanti a altre quattro vetture racchiuse in sei decimi.<ref>{{cita news|titolo=Questa volta il merito è del pilota|data=22 giugno 1981|accesso=23 giugno 2013|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|pagina=12|lingua=}}</ref>
 
Grazie alle vittorie di Villeneuve, la Ferrari è riuscita a raccogliere negli ultimi 2 Gran Premi (Monaco e Spagna) più punti di quanti ne avesse ottenuti nei precedenti 19 (21 a 13).