Assedio di Castelnuovo: differenze tra le versioni

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=== La presa ottomana ===
[[File:Pierre Mortier - Golfo di Cattaro.jpg|miniatura|sinistra|Veduta di Castelnuovo nel XVIII secolo, opera di [[Pierre Mortier]] (1661–1711), c. 1700.]]
Il 5 agosto venne lanciato un nuovo attacco contro le mura della fortezza. Barbarossa, dopo un rapporto sul disastodisastro spagnolo, era sicuro di poter catturare Castelnuovo senza problemi. Tutti i giannizzeri presero parte all'azione e la cavalleria ottenne l'ordine di smontare per unirsi alla fanteria nell'assalto.<ref name="Arsenal30">Arsenal/Prado, p. 30</ref> Malgrado la superiorità numerica delle truppe ottomane, le difese spagnole riuscirono a resistere per un altro giorno pur non avendo più torri con le quali potersi difendere.<ref name="Arsenal30"/> Sarmiento ordinò ai suoi zappatori di preparare il necessario per distruggere l'ultima torre rimasta, ma il tentativo fallì quando un incendio accidentale accese la miccia facendo esplodere la polveriera ed uccidendo i soldati che stavano lavorando all'opera.<ref name="Arsenal30"/> A peggiorare questa situazione vi era poi una pesante pioggia che compromise l'uso dei pezzi d'artiglieria per la mancanza di polvere da sparo asciutta. Il combattimento proseguì unicamente a suon di spade, picche e pugnali, ed i soldati spagnoli vennero costretti per primi ad imbracciare le armi per difendere le mura della fortezza.<ref name="Arsenal30"/> Solo i morenti rimasero nell'ospedale da campo improvvisato, mentre i pochi sopravvissuti spagnoli tentarono di riprendere l'assalto con sorpresa di tutti.<ref>Arsenal/Prado, p. 31</ref>
 
L'ultimo e definitivo attacco ebbe luogo il mattino seguente. Francisco de Sarmiento, a cavallo, venne ferito al volto da tre frecce, ma continuò ad incoraggiare i suoi uomini ad attaccare.<ref name="Arsenal32">Arsenal/Prado, p. 32</ref> Demolite dal pesante fuoco nemico, le rovine delle mura erano ormai indifendibili. Sarmiento ordinò quindi ai 600 spagnoli sopravvissuti di ritirarsi. La sua idea consisteva ora nel difendere il castello nella città bassa dove la popolazione civile di Castelnuovo aveva trovato rifugio.<ref name="Arsenal32"/> Anche se la ritirata venne condotta in perfetto ordine e disciplina, Sarmiento ed i suoi uomini trovarono le porte del castello murate al loro arrivo.<ref name="Arsenal32"/> A Sarmiento venne offerta una corda per portarsi sulle mura,<ref name="Arsenal32"/> ma egli rifiutò rispondendo "''Nemmeno Dio vorrebbe la mia salvezza e la morte dei miei compagni senza di me''".<ref name="Sandoval377"/><ref name="Arsenal32"/> Venne quindi raggiunto sul posto da Machín de Munguía, Juan Vizcaíno e da Sancho Frias e, circondati dagli ottomani, gli ultimi soldati combatterono fianco a fianco sino a quando nessuno poté più combattere. Sul finire del giorno, Castelnuovo si trovava nelle mani degli ottomani.<ref name="Arsenal34">Arsenal/Prado, p. 34</ref>