Rust Belt: differenze tra le versioni
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La "cintura di ruggine" inizia nella parte occidentale dello Stato di [[New York (stato)|New York]] e si estende attraverso la [[Pennsylvania]], la [[Virginia Occidentale]], l’[[Ohio]], l’[[Indiana]] e la Penisola Inferiore del [[Michigan]], terminando nell’[[Illinois]] settentrionale, nell’[[Iowa]] orientale e nel [[Wisconsin]] sudorientale. Conosciuta un tempo come il cuore industriale dell'America, la regione ha visto un declino industriale dalla metà del XX secolo dovuto a una varietà di fattori economici, come il trasferimento delle manifatture più a Ovest, l'aumentare dell'automazione e il declino delle acciaierie e delle industrie statunitensi del carbone.<ref>[https://books.google.it/books?id=OqjqvB4fDg4C&pg=PA115&dq=factors+decline+US+steel+industry&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false Technology and Steel Industry Competitiveness: Chapter 4. The Domestic Steel Industries Competitiveness Problems.].Washington, D.C: Congress of the United States, Office of Technology Assessment, 1980, pp. 115-151. Retrieved December 27, 2015.</ref> Mentre alcune città sono riuscite ad adattarsi al cambiamento riorientandosi verso il settore dei servizi e delle industrie ad alta tecnologia, altre non se la sono cavata altrettanto bene, come testimoniano l'aumento della povertà e la diminuzione della popolazione.<ref>Leeman, Mark A. [https://books.google.it/books?id=cbGx6yogxyoC&pg=PA9&dq=bruce+springsteen+poverty&hl=en&sa=X&ei=JlvMUufCCYOEhQedl4GYCg&redir_esc=y#v=onepage&q=bruce%20springsteen%20poverty&f=false ''From Good Works to a Good Job: An Exploration of Poverty and Work in Appalachian Ohio''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170212092813/https://books.google.it/books?id=cbGx6yogxyoC&pg=PA9&dq=bruce+springsteen+poverty&hl=en&sa=X&ei=JlvMUufCCYOEhQedl4GYCg&redir_esc=y |data=12 febbraio 2017 }}. PhD dissertation, Ohio University, 2007.</ref>
Nel XX secolo le economie locali di questi Stati si sono specializzate in produzioni su larga scala di prodotti finiti per l’industria pesante e di beni di consumo, così come nel trasporto e nella lavorazione dei materiali grezzi richiesti dall’industria pesante.<ref>Teaford, Jon C. ''Cities of the Heartland: The Rise and Fall of the Industrial Midwest''. Bloomington: Indiana University Press, 1993.</ref> L’area è conosciuta come “cintura della produzione” (''Manufacturing Belt''),<ref>Meyer, David R. 1989. "Midwestern Industrialization and the American Manufacturing Belt in the Nineteenth Century." Journal of Economic History 49(4):921–937. </ref> “cintura delle fabbriche” (''Factory Belt'') o “cintura dell’acciaio” (''Steel Belt'') in contrapposizione con gli stati agricoli del Midwest, che formano la cosiddetta “cintura del granoturco” (''[[Corn Belt]]'') e con gli Stati delle [[Grandi Pianure]], che sono spesso chiamati “granaio dell’America”.<ref>[http://www.learner.org/interactives/historymap/fifty3.html Fifty States: the Heartland]</ref>
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In seguito a numerosi periodi di “boom” dalla fine del XIX secolo alla metà del XX secolo, le città di quest’area alla fine del secolo iniziarono a combattere per adattarsi a una molteplicità di condizioni sociali ed economiche avverse. Queste includono il declino dell’industria statunitense del ferro e dell’acciaio, lo spostamento della produzione negli Stati del Sud-Est per via del minor costo della manodopera,<ref>lder, Simeon, David Lagakos, and Lee Ohanian. "The Decline of the US Rust Belt: A Macroeconomic Analysis." 2012. </ref> i licenziamenti dovuti all’aumento dell’automazione nei processi industriali, la diminuzione del bisogno di manodopera nella produzione dell’acciaio, l’internazionalizzazione degli affari americani e la liberalizzazione delle politiche di commercio estero dovute alla globalizzazione.<ref>High, Steven C. ''Industrial Sunset: The Making of North America's Rust Belt'', 1969–1984''. Toronto: University of Toronto Press, 2003.</ref> Le grandi e piccole città che hanno lottato maggiormente con queste condizioni presto hanno dovuto affrontare numerose difficoltà comuni, ovvero la perdita di popolazione e la mancanza di risorse nel campo dell’istruzione, la dimimuzione delle entrate fiscali locali, alti livelli di disoccupazione e criminalità, la droga, l’aumento di soggetti bisognosi di sostegno al reddito, la diminuzione dell’affidabilità creditizia delle amministrazioni locali e disavanzi in bilancio.<ref>Jargowsky, Paul A. ''Poverty and Place: Ghettos, Barrios, and the American City.'' New York: Russell Sage Foundation, 1997.</ref><ref>Hagedorn, John M., and Perry Macon. ''People and Folks: Gangs, Crime and the Underclass in a Rustbelt City''. Lake View Press, Chicago, IL, (paperback: ISBN 0-941702-21-9; clothbound: ISBN 0-941702-20-0), 1988.</ref><ref>"Rust Belt Woes: Steel out, drugs in," ''The Northwest Florida Daily News'', January 16, 2008. PDF</ref><ref>Beeson, Patricia E. "Sources of the decline of manufacturing in large metropolitan areas." Journal of Urban Economics 28, no. 1 (1990): 71–86.</ref><ref>Higgins, James Jeffrey. ''Images of the Rust Belt''. Kent, Ohio: Kent State University Press, 1999.</ref>
Quando le persone emigrano, spesso coniano nuovi nomi per le loro destinazioni.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.hillcrestweb.com/USHist/A3I33CBD.pdf The Americans: Reconstruction to the 21st CenturyChapter 25: The Conservative Tide. Inset:Sunbelt, Rustbelt, Ecotopia] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}.</ref> Siccome il termine descrive un insieme di condizioni economiche e sociali, più che indicare una regione geografica a sé stante degli Stati Uniti, la “cintura di ruggine” non ha precisi confini. La misura in cui una comunità può essere annoverata tra le città della “cintura di ruggine” dipende da quanto è stato significativo in passato il ruolo delle manifatture industriali nell’economia locale in confronto ad oggi, oltre che dalla percezione della vitalità economica e degli standard di vita attuali.
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Prima della [[Seconda guerra mondiale|Seconda Guerra Mondiale]], le città della Rust Belt erano tra le più grandi del Paese; ciò nonostante, alla fine del ventesimo secolo la loro popolazione è diminuita più significativamente che nel resto della nazione.<ref>Hansen, Jeff; et al. (March 10, 2007). [http://blog.al.com/bn/2007/03/which_way_forward.html "Which Way Forward?"]. ''The Birmingham News''. RetrievedSeptember 21, 2011.</ref>
Il collegamento dell’antico [[Territorio del nord-ovest|Territorio del Nord-Ovest]] con la costa orientale, in via di rapida industrializzazione, fu realizzato grazie a numerosi progetti infrastrutturali di larga scala, in particolare il [[Canale Erie]] del 1825, la ferrovia [[Baltimore and Ohio Railroad|Baltimore and Ohio]] del 1830, la Allegheny Portage Railroad del 1834 e il consolidamento della [[New York Central Railroad|New York Central]] dopo la [[Guerra di secessione americana|Guerra Civile Americana]]. Fu così aperto un varco tra le numerose fiorenti industrie dell’interno e i mercati non solo delle grandi città dell’Est, ma anche dell’Europa occidentale.<ref>Kunstler, James Howard (1996). ''Home From Nowhere: Remaking Our Everyday World for the 21st Centur''y. New York: Touchstone/Simon and Schuster. ISBN 0-684-83737-4.</ref>
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Un editoriale del ''[[The Wall Street Journal|Wall Street Journal]]'' del 3 marzo 2008 annunciava che, mentre l’Ohio aveva perso 10 000 posti di lavoro nella decade precedente, in Texas erano stati creati un milione e seicentomila nuovi posti.<ref>[https://www.wsj.com/articles/SB120450306595906431 Texas v. Ohio], ''Wall Street Journal'', March 3, 2008.</ref> Un articolo del 13 settembre di Phil Gramm e Mike Solon affermava: “Sì, il Michigan ha perso 83000 posti di lavoro nell’industria automobilistica durante gli ultimi 15 anni, ma più di 91 000 posti di lavoro nello stesso settore sono sorti tra Alabama, Tennessee, Kentucky, Georgia, Carolina del Sud, Virginia e Texas.<ref>"[https://www.wsj.com/articles/SB122126282034130461 If You Like Michigan's Economy, You'll Love Obama's]", Wall Street Journal, September 13, 2008</ref>
[[Francis Fukuyama]] considera le conseguenze sociali e culturali della deindustrializzazione e del declino industriale che hanno trasformato una pre-esistente fiorente “cintura delle fabbriche” (''Factory Belt'') in una “cintura della ruggine” (''Rust Belt'') come parte di una maggiore tendenza di transizione che lui ha chiamato “la grande spaccatura” (''Great Disruption'').<ref>Francis Fukuyama. ''The Great Disruption: Human Nature and the Reconstitution of Social Order''. New York: Free Press, 1999.</ref> “La gente associa l’era dell’informazione con l’avvento di Internet negli anni Novanta del Novecento, ma la chiusura dell’era industriale è cominciata più di una generazione prima, con la deindustrializzazione della ''Rust Belt'' negli Stati Uniti e una simile trasformazione in altri paesi industrializzati. Il declino è facilmente misurabile nelle statistiche sul crimine, sugli orfani, sui fallimenti, sulla riduzione delle oppurtunità di educazione, sui suoi risultati e questioni simili.”<ref>Francis Fukuyama. ''[http://www.wesjones.com/fukuyama.htm The Great Disruption]'', The Atlantic Monthly, May 1999, Volume 283, No. 5, pages 55–80.</ref>
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Alla fine del primo decennio del XXI secolo, l’industria statunitense si è ripresa dalla Grande Crisi del 2008 più rapidamente rispetto ad altri settori economici<ref>[http://www.economist.com/node/18332894 ''"Rustbelt recovery: Against all the odds, American factories are coming back to life. Thank the rest of the world for that"'']. ''The Economist''. March 10, 2011. RetrievedSeptember 21, 2011. PDF</ref> e numerose iniziative, sia pubbliche che private, stanno promuovendo lo sviluppo di combustibili alternativi, nanotecnologie e tecnologie di altro tipo.<ref>[http://www.economist.com/node/14214855 "Greening the rustbelt: In the shadow of the climate bill, the industrial Midwest begins to get ready"]. ''The Economist''. August 13, 2009. Retrieved September 21,2011.</ref> Insieme al confinante ''Golden Horseshoe'' dell’Ontario meridionale, in Canada, la cosiddetta ''Rust Belt'' costituisce tuttora una delle più vaste regioni industriali del mondo.<ref>Beyers, William. [https://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:fnpUF-Xs3KYJ:faculty.washington.edu/beyers/Chapter7_Warf.ppt+manufacturing+regions+of+the+world&hl=en&gl=us&pid=bl&srcid=ADGEESgeUfyEVJ5-UCp5x3EGgctSVlVRoGItKLn-AVIw0gHisfIXJfVXNS0dClkwio0EWrpZ3SoH8Pfw2z0ryZ2eV8thdhyVXBYU3abQthuNuf8L4Dkj1O1DhZ22H7OWQNI_K9VdPqPX&sig=AHIEtbTNoQ3I1K5J25TpcXYenB0tMs3lIg "Major Manufacturing Regions of the World"]. Department of Geography, the University of Washington. Retrieved September 21, 2011.</ref>
Sin dagli anni ottanta del Novecento, i candidati alla presidenza hanno dedicato molto del proprio tempo alle problematiche economiche della regione della ''Rust Belt'', che comprende i popolosi ''swing states'' (stati in bilico) della Pennsylvania, dell’Ohio e del Michigan. Questi sono stati anche critici e decisivi per la vittoria di [[Donald Trump]] alle elezioni presidenziali del 2016.
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