Plinio il Vecchio: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Plinyelder.jpg|right|thumb|250px|Plinio il Vecchio]]
'''Gaio Plinio Secondo''', conosciuto come '''Plinio il Vecchio''' ([[Como]], [[23]] d.C. - [[Stabia]], [[24 agosto]] [[79]] d.C.) fu scrittore, scienziato, naturalista, erudito, acuto osservatore e storico [[Roma antica|romano]], amava descrivere le cose in diretta, dal vivo, un vero cronista dell'epoca, perse infatti la vita tra le esalazioni solfuree dell'eruzione vulcanica del [[Vesuvio]], che distrusse [[Ercolano]] e [[Pompei]], mentre provava ad osservare il fenomeno vulcanico più da vicino (in suo onore viene usato il termine di ''eruzione pliniana'' per definire una forte [[eruzione]] esplosiva simile a quella del Vesuvio in cui perse la vita).
 
==Biografia==
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==Naturalis historia==
{{vedi anche|Naturalis historia}}
[[Immagine:Naturalishistoria.jpg|right|200px|thumb|Frontespizio della ''Naturalis historia'']]
 
LLa ''[[Naturalis historia]]''opera fu pubblicata nell'anno [[77]],; già nel titolo l'opera si presenta come ricerca a carattere enciclopedico sui fenomeni naturali: il termine ''historia'' conserva il suo significato greco di ''indagine'', e va notato che la formula ha dato la denominazione alle scienze biologiche, cioè alla "storia naturale" nel senso moderno della locuzione.
 
Il primo libro fu completato dal nipote Plinio il Giovane dopo la morte dello zio, contiene la dedica a Tito, il sommario dei libri successivi ed un elenco delle fonti per ciascun libro. Partendo dal lavoro di [[Lucrezio]], l'autore vuole far conoscere all'uomo i vari aspetti della natura, perché possa elevarsi dalla sua condizione animale. L'informazione tratta svariati temi: