Mercè Rodoreda: differenze tra le versioni

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Durante l'infanzia lesse soprattutto gli autori catalani classici e moderni, tra cui [[Jacint Verdaguer]], [[Raimondo Lullo|Ramon Llull]], [[Joan Maragall]], [[Josep Maria de Sagarra]] e [[Josep Carner]], influenzata sicuramente dall'ambiente bohemien che si respirava nella casa familiare.<ref name=":8" />
 
Il 30 maggio 1920 prese parte all'opera drammatica ''Quince días de reinado'' nel Col·legi Nuestra Señora de Lourdes. In quella stessa occasione recitò anche il poema ''La negra'' in lingua catalana.<ref name=":28">{{Cita news|lingua=cat|autore=Palau, Montse|autore2=Massip, Francesc|url=http://www.escriptors.cat/autors/rodoredam/cronoteatre.pdf|titolo=Mercè Rodoreda i el teatre|pubblicazione=Associació d'Escriptors en Llengua Catalana.|data=1999|accesso=12 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303180726/http://www.escriptors.cat/autors/rodoredam/cronoteatre.pdf|dataarchivio=3 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel 1921, a causa della morte del nonno materno Pere Gurguí, suo zio Juan si stabilì nella casa della famiglia e ne cambiò lo stile di vita imponendo austerità e ordine convenzionali. Mercè Rodoreda lo aveva già idealizzato dalle lettere che aveva ricevuto anteriormente e finì per sposarsi a vent'anni con lui, di quattordici anni più grande.<ref name=":5" /> A causa del grado di consanguineità, ebbero bisogno di una dispensa papale.<ref name=":6">{{Cita web|url=http://www.mercerodoreda.cat/es/cronologia-1928-1938.php|titolo=Cronologia 1928-1938|sito=Fundació Mercè Rodoreda, Institut d’Estudis Catalans|lingua=es|accesso=11 ottobre 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161018205455/http://www.mercerodoreda.cat/es/cronologia-1928-1938.php|dataarchivio=18 ottobre 2016}}</ref>
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In alcuni appunti inediti che parlano di Ginevra, Rodoreda rivela che in quel periodo frequentò scrittori come Eugeni Xammar, [[Julio Cortázar]] e sua moglie, e [[Jorge Semprún]].<ref name=":34">{{Cita|Vilallonga, Mariàngela 2008|p. 76}}</ref>
 
Durante la sua lunga permanenza a Ginevra creò un primo giardino che più avanti avrebbe ripetuto a Romanyá de la Selva. La grande quantità di fiori che la circondavano le servì d'ispirazione per cominciare a ritrarre i fiori che sarebbero finiti per formare ''Flors de debò'' all'interno di ''Viatges i Flors'', assieme ai viaggi che avrebbe scritto a Romanyá;<ref name=":33" /> questo libro non venne pubblicato fino al 1980.<ref>{{Cita web|url=http://www.escriptors.cat/autors/rodoredam/obra.php#1322|titolo=Mercè Rodoreda - Obra|sito=Associació d'Escriptors en Llengua Catalana|accesso=13 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160419023218/http://www.escriptors.cat/autors/rodoredam/obra.php#1322|dataarchivio=19 aprile 2016|urlmorto=sì}}</ref>
 
''La perla del Llac'' fu il titolo di un potenziale romanzo dell'autrice che rimase incompleto, e si trova nell'archivio del [[Institut d'Estudis Catalans]]. Il titolo corrisponde al nome di un ristorante sulla sponda del [[Lago Lemano]], in un angolo di Ginevra che Mercè Rodoreda frequentava, vicino all'edificio delle Nazioni Unite, dove l'autrice mangiava abitualmente; dalle sale da pranzo dei piani superiori, poteva godere di una gran visuale.<ref name=":34" /> Nel Prologo di ''Mirall trencat'' (''Lo specchio rotto''), gli occhi della protagonista Teresa Goday de Valldaura erano gli stessi della dama del Lemano.<ref name=":35">{{Cita|Vilallonga Mariàngela 2008|p. 77}}</ref>
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|''Aloma''
(''Aloma.'' Trad. it. 1987)<ref name=":46">{{Cita web|url=http://www.visat.cat/traduccions-literatura-catalana/cat/llibres-traduits/10/2/prosa/merce-rodoreda.html|titolo=Llibres traduïts de Mercè Rodoreda - Italià|sito=VISAT. La revista digital de literatura i traducciò del PEN Català|accesso=14 ottobre 2016}}</ref>
|align="left"|Romanzo che racconta la storia d'amore tra una adolescente solitaria e idealista, Aloma, e il fratello di sua cognata, Robert. Questa relazione comporta un malessere familiare e anche il fallimento della relazione stessa. Scritto con narratore onnisciente e monologo interiore, il romanzo trasporta il lettore nel complicato mondo di Aloma, che sarà obbligata ad affrontare il suo futuro e quello del figlio che porta in grembo.<ref>{{Cita web|url=http://www.escriptors.cat/autors/rodoredam/obra.php?id_publi=9602|titolo=Obra - Aloma|sito=Associació d'Escriptors en Llengua Catalana|accesso=11 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160314221109/http://www.escriptors.cat/autors/rodoredam/obra.php?id_publi=9602|dataarchivio=14 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>
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|1958
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|''La plaça del Diamant''
(''La piazza del Diamante.'' Trad. it. 1990)<ref name=":46" />
|align="left"|Racconto della vita di una ragazza che affronta un processo di perdita dell'identità. Il romanzo si sviluppa dalla Seconda Repubblica Spagnola fino agli inizi del dopoguerra. La protagonista è Natalia, una giovane orfana di madre, che conosce Quimet nel tendone della Piazza del Diamante durante la Grande Festa di Gracia, e con il quale si sposerà l'anno seguente. In quel momento inizia un processo di perdita di identità e completa sottomissione al potere di Quimet. Smette di essere Natalia per diventare "Colometa".<ref>{{Cita web|url=http://www.escriptors.cat/autors/rodoredam/obra.php?id_publi=9603|titolo=Obra - La plaça del Diamant|sito=Associació d'Escriptors en Llengua Catalana|accesso=11 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160314220133/http://www.escriptors.cat/autors/rodoredam/obra.php?id_publi=9603|dataarchivio=14 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>
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|1966
|''El carrer de les Camèlies''
(''Via delle Camelie.'' Trad. it. 1991)<ref name=":46" />
|align="left"|Racconta l'infanzia e la maturità di una bambina abbandonata in via delle Camelie, chiamata Cecilia C., che viene cresciuta dalla coppia di genitori che la trovarono, finché scappa per andare a cercare i suoi genitori biologici che non conosce.<ref name=":27">{{Cita web|url=http://www.escriptors.cat/autors/rodoredam/obra.php?id_publi=9613|titolo=Obra - El carrer de les Camèlies|sito=Associació d'Escriptors en Llengua Catalana|accesso=11 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160412095853/http://www.escriptors.cat/autors/rodoredam/obra.php?id_publi=9613|dataarchivio=12 aprile 2016|urlmorto=sì}}</ref> Si muoverà tra gli ambienti marginali della prostituzione e della miseria, e sperimenterà diverse relazioni amorose e sessuali riducendo la sua vita ad un vagabondare senza meta per le strade della città, finché un giorno realizza il sogno di andare a El Liceu come una principessa. Sente però che non era quello il suo mondo, e, delusa, ritorna a casa, in quella via delle Camelie che l'aveva vista crescere.<ref name=":27" />
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|1967
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* {{Cita news|lingua=cat|autore=Miralles, Carles|url=http://projectetraces.uab.cat/tracesbd/avui/av00767a.pdf|titolo=La poesia de Mercè Rodoreda|pubblicazione=Avui, supplemento Cultura|data=10 aprile 2003|accesso=13 ottobre 2016|cid=Miralles 2003}}
* {{Cita news|lingua=es|autore=Moliner, María|url=http://www.raco.cat/index.php/Asparkia/article/view/108074/154707|titolo=Una reflexión acerca de la psiqué de la mujer contemporánea a través de la voz femenina en la literatura. Las mujeres de Mercé Rodoreda|pubblicazione=Asparkía: investigació feminista, numero 4|data=1994|pp=87-100|accesso=11 ottobre 2016|formato=PDF|cid=Moliner 1994}}
* {{Cita news|lingua=cat|autore=Oller, Dolors|url=http://www.escriptors.cat/autors/rodoredam/rodoreda_entrevista.pdf|titolo=L'entrevista que mai no va sortir|pubblicazione=La Vanguardia, supplemento Cultura y Arte|data=2 luglio 1991|cid=Oller 1991|accesso=14 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017033307/http://www.escriptors.cat/autors/rodoredam/rodoreda_entrevista.pdf|dataarchivio=17 ottobre 2013|urlmorto=sì}}
* {{Cita news|lingua=cat|autore=Porta Espluga, Roser|url=http://www.pamsa.cat/pamsa/revista/sdo/577.html|titolo=Les primeres novel·les de Mercè Rodoreda: antisentimentalisme i humor|pubblicazione=Serra d'Or, numero 577|editore=Abadia de Montserrat|data=gennaio 2008|pp=15-19|cid=Porta Espluga 2008}}
* {{Cita news|lingua=cat|autore=Real Mercadal, Neus|url=http://www.raco.cat/index.php/RevistaGirona/article/view/118583/151768|titolo=L'exili francès: París|pubblicazione=Revista de Girona, numero 247|data=marzo-aprile 2008|pp=64-70|accesso=11 ottobre 2016|formato=PDF|cid=Real Mercadal 2008}}