Orroli: differenze tra le versioni
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Il nuraghe Arrubiu ===▼
[[File:Sardenya1 166.jpg|thumb|left|Nuraghe Arrubiu]]▼
Il [[Nuraghe Arrubiu]], una delle più importanti testimonianze della Preistoria sarda è l'unico esempio di nuraghe pentalobato, originariamente sormontato da una torre alta circa 30 metri.▼
"Il gigante rosso": Con questo appellativo si rende onore a uno dei monumenti megalitici più grandi della Sardegna preistorica. L'Arrubiu spicca sull'altopiano di "Su Pranu" e racchiude un bastione Pentalobato risalente al XIV secolo a.C. Esternamente è circondato da un antemurale dotato di 12 torri e ricopre, nel suo insieme, una superficie di 10.000 m². Il sito è stato oggetto di campagne di scavo solo a partire dagli anni Settanta del Novecento. I primi studi sul sito archeologico risalgono ai primi decenni del XX secolo, ad opera del Cavaliere [[Vittorio Anedda]], considerato il primo cultore e scopritore del "Gigante Rosso".▼
===Architetture civili===
Nel centro abitato sono presenti numerose abitazioni storiche padronali ben conservate anche a seguito di recenti ristrutturazioni. Tra le altre, si ricorda:
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* l'elegante palazzina della famiglia Demuro non distante dalla chiesa di San Vincenzo Ferrer, edificio religioso in passato di proprietà della famiglia
* il caratteristico "S'Arcu S'Impiccu", sul largo Boi, utilizzato nel passato per le pubbliche esecuzioni, attualmente portale d'ingresso di un'abitazione privata
=== Architetture religiose ===
* Chiesa parrocchiale di San Vincenzo Martire: l'attuale chiesa parrocchiale dedicata a san Vincenzo Martire (patrono di Orroli) e Sant'Anastasia conserva in buona parte i caratteri architettonici gotico-aragonesi del Cinquecento (per la precisione 1582 come da iscrizione sul capitello destro dell'arcone gotico) anche se realizzata su preesistenti strutture cultuali databili al XII secolo. Sempre del Cinquecento è l'imponente torre campanaria a canna quadrata, realizzata in porfido rosso e dotata di monofore a sesto acuto ornate da archetti pensili. La facciata, che si configura con terminale piano su cui poggia un'interrotta teoria di merli lanceolati, è tipizzata dal bel portale impreziosito da fregi di gusto moresco. Anticamente, nel sagrato della chiesa c'era un cimitero e un ossario. La chiesa ospita al suo interno una bellissima esposizione di paramenti sacri.
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* Chiesa di Santa Caterina: Chiesa rurale a 2 km dal paese, edificata nel Cinquecento è di stile [[Gotico spagnolo|gotico-catalano]] attardato nutrito di elementi vernacolari. Esterno è in pietra a vista, facciata essenziale con un portale centrale sormontato da un piccolo rosone, abside cupolato, monofore con arco a tutto sesto lungo i fianchi. La prima domenica di giugno arriva al culmine la sagra campestre di Santa Caterina D'Alessandria: nei tre giorni della festa si canta, si balla e si dorme sui carri e nei loggiati.
* Chiesa di San Nicola: un altro importante esempio della frequentazione umana nel passato del territorio orrolese è dato dalla chiesa di San Nicola. Situata nella periferia del rione più antico del paese, al centro di una vasta area ricchissima di emergenze archeologiche, delle quali allo stato attuale è visibile solo il nuraghe omonimo, parzialmente interrato e inglobato nell'antico tessuto urbano. La tradizione vuole che la chiesa sia stata la prima chiesa parrocchiale di Orroli, mantiene questo ruolo fino al Cinquecento quando con l'aumento demografico e l'espansione dell'abitato non è più in grado di assolvere alle sue funzioni. A questo periodo infatti risale la costruzione dell'attuale parrocchiale S. Vincenzo Martire. Nel XVI secolo la chiesa con una ristrutturazione viene modificata in alcune parti essenziali per assumere l'aspetto finale: la facciata, sormontata da un campaniletto, dotata di tre ingressi, è caratterizzata da un ampio protiro. All'intero, la chiesa si articola in tre navate abbastanza ampie, dotate di copertura lignea a capriate e delimitate da arconi a tutto sesto; il presbiterio, leggermente rialzato rispetto al piano delle navate, ha un altare semplice impreziosito dalla presenza dei simulacri di due leoni di pregevole fattura, poste alla base dello stesso. Nel corso degli ultimi interventi di restauro lo smantellamento della pavimentazione ha permesso l'individuazione di strutture preesistenti: un edificio di epoca altomedioevale realizzato su costruzione murarie del periodo nuragico, per poi arrivare all'individuazione del perimetro di un primo tempio cristiano del VI secolo da cui con successivi ampliamenti è derivata la struttura attuale.
▲=== Il nuraghe Arrubiu ===
▲[[File:Sardenya1 166.jpg|thumb|left|Nuraghe Arrubiu]]
▲Il [[Nuraghe Arrubiu]], una delle più importanti testimonianze della Preistoria sarda è l'unico esempio di nuraghe pentalobato, originariamente sormontato da una torre alta circa 30 metri.
▲"Il gigante rosso": Con questo appellativo si rende onore a uno dei monumenti megalitici più grandi della Sardegna preistorica. L'Arrubiu spicca sull'altopiano di "Su Pranu" e racchiude un bastione Pentalobato risalente al XIV secolo a.C. Esternamente è circondato da un antemurale dotato di 12 torri e ricopre, nel suo insieme, una superficie di 10.000 m². Il sito è stato oggetto di campagne di scavo solo a partire dagli anni Settanta del Novecento. I primi studi sul sito archeologico risalgono ai primi decenni del XX secolo, ad opera del Cavaliere [[Vittorio Anedda]], considerato il primo cultore e scopritore del "Gigante Rosso".
=== Il parco su Motti ===
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