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[[File:Single Polymer Chains AFM.jpg|thumb|Singole catene polimeriche visualizzate al [[microscopio a forza atomica]].]]
Un '''polimero''' (dal [[lingua greca antica|greco]] ''"che ha molte parti"''<ref>{{Treccani|polimero|v=sì}}</ref>) è una [[macromolecola]], ovvero una [[molecola]] dall'elevato [[peso molecolare]], costituita da un gran numero di gruppi molecolari (
Secondo la definizione internazionale IUPAC l'unità strutturale viene denominata "unità ripetentesi costituzionale" (CRU, Constitutional Repeating Unit).<ref>{{Cita libro|titolo=Enciclopedia della chimica Garzanti.|url=https://www.worldcat.org/oclc/797809421|accesso=2019-04-25|data=1998 ;|editore=Garzanti(IS)|p=641|OCLC=797809421|ISBN=8811504716}}</ref> I termini "unità ripetitiva" e "[[monomero]]" non sono sinonimi: infatti un'unità ripetitiva è una parte di una molecola o macromolecola, mentre un monomero è una molecola composta da un'unica unità ripetitiva. Nel seguito, quando si parla di "monomeri" s'intendono dunque i [[reagente|reagenti]] da cui si forma il polimero attraverso la [[reazione chimica|reazione]] di [[polimerizzazione]], mentre con il termine "unità ripetitive" si intendono i gruppi molecolari che assieme ai [[Gruppo terminale|gruppi terminali]] costituiscono il polimero (che è il prodotto della reazione di polimerizzazione).<ref>{{Cita|Gedde|p. 1}}</ref>
Per definire un polimero bisogna conoscere:
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Il termine "polimero" fu coniato da [[Jöns Jacob Berzelius]], con un'accezione differente dall'attuale. Tale termine può indicare sia i polimeri naturali (tra i quali il [[caucciù]], la [[cellulosa]] e il [[DNA]]) sia i polimeri sintetizzati in laboratorio (in genere utilizzati per la produzione di [[materie plastiche]]).
La storia dei polimeri ha quindi inizio molto prima dell'avvento delle materie plastiche, sebbene la commercializzazione delle materie plastiche abbia aumentato notevolmente l'interesse della comunità scientifica verso la scienza e la tecnologia dei polimeri.
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====Classificazione in base al peso molecolare====
I polimeri (al contrario delle molecole aventi peso molecolare non elevato o delle proteine) non hanno peso molecolare definito, ma variabile in rapporto alla lunghezza della catena polimerica che li costituisce. Lotti di polimeri sono caratterizzati da un parametro tipico di queste sostanze macromolecolari ovvero dall'[[indice di polidispersità]] (PI), che tiene conto della distribuzione di pesi molecolari (DPM) riferibile ad una sintesi. Il peso molecolare sarà quindi espresso tramite un valore medio.
Si fa inoltre uso del [[grado di polimerizzazione]], che indica il numero di unità ripetitive costituenti il polimero,<ref>{{Cita|Gedde|p. 11}}</ref> e che può essere:
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* ebulliometria, crioscopia e osmometria: peso molecolare medio numerico;
* ''[[Diffusione ottica|light scattering]]'': peso molecolare medio ponderale;
* [[viscosimetria]]: peso molecolare medio
* [[cromatografia di esclusione molecolare]]: distribuzione della massa molare;
* [[calorimetria differenziale a scansione]] (DSC) e [[analisi termica differenziale]] (DTA): [[calore]] di [[fusione (fisica)|fusione]], [[calore di reazione]], [[calore specifico]], [[temperatura di transizione vetrosa]], velocità di [[cristallizzazione]];
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