2 Pallas: differenze tra le versioni
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Quando fu scoperto da [[Heinrich Wilhelm Olbers]] il 28 marzo 1802, fu incluso tra i [[pianeta|pianeti]], come accadde anche per gli altri asteroidi scoperti all'inizio del XIX secolo. La scoperta di numerosi altri asteroidi nel 1845 condusse infine alla loro riclassificazione.<ref name=Storia/>
La superficie di Pallade risulta costituita da [[silicato|silicati]]; lo spettro superficiale ed il valore stimato per la densità ricordano le [[condrite|condriti carbonacee]]. Pallade segue un'[[orbita]] altamente [[inclinazione orbitale|inclinata]] (34,8°) rispetto al piano medio delle orbite degli oggetti della fascia principale, caratterizzata, inoltre, da un'[[eccentricità orbitale|eccentricità]] considerevole, pari quasi a quella posseduta da [[Plutone (astronomia)|Plutone]]. Di conseguenza, raggiungere l'asteroide con una sonda spaziale risulta assai dispendioso.<ref name=notevoli/><ref>{{Cita web |lingua=en |data=5 novembre 2007 |url=
== Osservazione ==
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Pallade presenta parametri orbitali inusuali per un oggetto di tali dimensioni. La sua [[orbita]] è caratterizzata da notevoli valori di [[inclinazione orbitale|inclinazione]] ed [[eccentricità orbitale|eccentricità]], malgrado sia situata alla stessa distanza dal [[Sole]] della maggior parte degli asteroidi della [[fascia principale]].<ref name=Torppa2003/>
Inoltre, la sua [[inclinazione assiale]] è molto elevata. In letteratura se ne trovano due stime: 78 ± 13° o 65 ± 12°. Sulla base di [[Curva di luce|curve di luce]] che presentano ancora una certa ambiguità è stato stimato che il polo nord, nel [[Sistema di coordinate eclittiche|sistema di riferimento eliocentrico-eclittico]], punti nella direzione (β, λ) = (-12°, 35°) o (43°, 193°), con un'incertezza di 10°.<ref name = Torppa2003>{{Cita pubblicazione |lingua=inglese |autore=Torppa, J. |etal=si |titolo=Shapes and rotational properties of thirty asteroids from photometric data |rivista=Icarus |anno=2003 |volume=164 |numero=2 |pp=346–383 |doi=10.1016/S0019-1035(03)00146-5}}</ref> I dati ottenuti con il [[Telescopio spaziale Hubble]] nel 2007 e le osservazioni dei [[telescopi Keck]] del 2003-2005 sembrano favorire la prima coppia di valori sulla seconda.<ref name=Schmidt08/><ref name=Carry2007>{{cita conferenza |titolo=Asteroid 2 Pallas Physical Properties from Near-Infrared High-Angular Resolution Observations |autore=Carry, B. |etal=s |anno=2007 |conferenza=DPS meeting #39, #30.08 Bulletin of the American Astronomical Society, Vol. 39, p.47 |organizzazione=American Astronomical Society |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2007DPS....39.3008C |accesso=13 settembre 2011}}<br />{{Cita web |lingua=en |titolo=Asteroid 2 Pallas Physical Properties from Near-Infrared High-Angular Resolution Imagery |autore=Carry, B. |etal=s |formato=PDF |anno=2007 |url=
Pallade è quasi in [[risonanza orbitale|risonanza]] 1:1 di moto medio con Cerere<ref name=Goffin2001>{{cita|Goffin, E.||Goffin2001}}, 2011.</ref> e 18:7 (con un periodo di 6500 anni) con Giove.<ref name=Taylor1982/> Con quest'ultimo l'asteroide è anche in una risonanza approssimata 5:2, con un periodo di 83 anni.<ref name = Taylor1982>{{Cita pubblicazione |lingua=inglese |cognome=Taylor |nome=D.B. |titolo=The secular motion of Pallas |rivista=Royal Astronomical Society |volume=199 |pp=255–265 |anno=1982 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1982MNRAS.199..255T |accesso=13 settembre 2011}}</ref>
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== Formazione ==
Si ritiene che Pallade sia stato interessato da un qualche grado di alterazione termica e [[differenziazione planetaria|differenziazione]] interna,<ref name=Schmidt08/> la qual cosa suggerisce che sia un [[protopianeta]] (embrione planetario). Si sarebbe formato quindi 4,57 miliardi di anni fa nella fascia degli asteroidi e sarebbe poi sopravvissuto, relativamente intatto, al processo di formazione del sistema solare,<ref name = "Petit2001">{{Cita pubblicazione |lingua=inglese |cognome=Petit |nome=J.-M. |coautori=[[Alessandro Morbidelli (astronomo)|Morbidelli, A.]] |titolo=The Primordial Excitation and Clearing of the Asteroid Belt |rivista=Icarus |volume=153 |numero=2 |pp=338–347 |anno=2001 |doi=10.1006/icar.2001.6702 |url=
== Caratteristiche fisiche ==
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[[File:Iau dozen.jpg|thumb|left|Rappresentazione artistica dei dodici oggetti che nel 2006 furono indicati come possibili [[pianeta nano|pianeti nani]] alla XXVI Assemblea generale dell'[[Unione Astronomica Internazionale]].]]
L'impatto avuto dalla scoperta di Pallade nella comunità scientifica può essere sottolineato dal fatto che, come già era accaduto per [[Urano (astronomia)|Urano]] e Cerere, in suo onore fu denominato [[palladio (elemento chimico)|palladio]] l'[[elemento chimico|elemento]] dal [[numero atomico]] 46 scoperto nel 1803.<ref>{{Cita libro |titolo=Discovery of the Elements |autore=Weeks, Mary Elvira |edizione=3<sup>a</sup> ed. |editore=Kessinger Publishing |anno=2003 |p=104 |capitolo=Rhodium and Palladium |url=http://books.google.com/books/about/Discovery_of_the_Elements.html?id=SJIk9BPdNWcC |accesso=8 ottobre 2011|isbn=0-7661-3872-0}}</ref>.<ref>{{Cita pubblicazione |lingua=inglese |autore=Wollaston, W. |titolo=On the Discovery of Palladium; With Observations on Other Substances Found with Platina |anno=1805 |doi=10.1098/rstl.1805.0024 |rivista=Philosophical Transactions of the Royal Society of London (1776-1886) |volume=95 |pp=316-330 |url=
Da allora, gli asteroidi sono stati trattati in modo prevalentemente collettivo, raggruppati in base a caratteristiche orbitali (ad es. le [[famiglia di asteroidi|famiglie]]) o spettrali (le [[Classificazione spettrale degli asteroidi|classi]]), ma con poca attenzione al singolo oggetto.<ref>{{Cita libro |titolo=Asteroids: a history |autore=Curtis Peebles |editore=Smithsonian Institution Press |anno=2000 |isbn=1-56098-389-2}}</ref> Una parziale inversione di tendenza è stata prodotta in parte dalle possibilità offerte dell'[[esplorazione spaziale]] e dalle migliorate capacità osservative della fine del Novecento e l'inizio del Duemila, in parte dall'introduzione della nuova categoria dei pianeti nani, che ha riacceso l'interesse per gli asteroidi di maggiori dimensioni.
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* {{cita conferenza |autore=Schmidt, B.E. |etal=s |anno=2008 |titolo=Hubble takes a look at Pallas: Shape, size, and surface |conferenza=39th Lunar and Planetary Science Conference (Lunar and Planetary Science XXXIX). March 10–14, 2008, in League City, Texas |LPI Contribution No. 1391 |pagine=2502 |url=http://www.lpi.usra.edu/meetings/lpsc2008/pdf/2502.pdf |accesso=12 settembre 2011 |formato=PDF|cid=Schmidt08}}
* {{cita pubblicazione |lingua=inglese |titolo=The Shape and Surface Variation of 2 Pallas from the Hubble Space Telescope |autore=Schmidt, B.E. |etal=s |rivista=Science |volume=326 |numero=5950 |pp=275-278 |anno=2009 |doi=10.1126/science.1177734}}
* {{cita pubblicazione |lingua=inglese |titolo=Physical properties of (2) Pallas |autore=Carry, B. |etal=s |rivista=Icarus |volume=205 |numero=2 |pp=460-472 |anno=2010 |doi=10.1016/j.icarus.2009.08.007 |url=
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