Stato Indipendente di Croazia: differenze tra le versioni

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=== Stime sulle vittime ===
La storiografia post-bellica calcolava un totale di circa 800.000 serbi uccisi dal regime ustascia. Fino ad anni recenti i dati sono stati accettati e, ancora nel [[1996]], il Drdr. Bulajic, direttore del "Museo per le Vittimevittime del Genocidiogenocidio" a Belgrado, attestava che le vittime del genocidio attuato a [[Jasenovac]], secondo fonti attendibili, non ammonterebbero a meno di 700.000 vite umane.
 
Studi recenti, sia serbi sia croati, hanno cercato di ridefinire con maggiore obiettività l'entità delle perdite umane avvenute nel territorio jugoslavo durante la seconda guerra mondiale. Questi studi demografici indipendenti, prima quello del demografo e esperto di statistica dell'[[Unesco]], Bogoljub Kočović, poi quello del demografo delle [[Nazioni Unite]] Vladimir Zerjavić, sono giunti a risultati analoghi e concordi.
 
Zerjavić calcola che il numero dei caduti in territorio croato, ovvero nello Stato Indipendente di Croazia governato da Pavelić, e li suddivide per etnie: 322.000 serbi, 255.000 croati e musulmani, 20.000 ebrei e 16.000 zingari. Compresi in questa cifra ci sono le vittime del campo di Jasenovac, dove sarebbero morti 48.000 - 52.000 serbi, 13.000 ebrei, 12.000 croati e 10.000 zingari. La cifra totale delle vittime sarebbe di circa 80.000, e questo è il dato oggi adottato anche dal Museo dell'Olocausto di [[Washington]] e dal [[Centro Simon Wiesenthal]].
 
== Note ==