Giuseppe Garibaldi: differenze tra le versioni

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La terza guerra d'indipendenza
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{{vedi anche|Terza guerra d'indipendenza italiana|invasione del Trentino (Garibaldi - 1866)|2º Reggimento Volontari Italiani|Corpo Volontari Italiani}}
[[File:Telegramma garibaldi Obbedisco.jpg|thumb|Il telegramma di Garibaldi]]
[[File:Giuseppe Garibaldi "Obbedisco".jpg|thumb|left|Cartolina che commemora la celebre risposta di Garibaldi "Obbedisco"]]
[[File:Stone of Respicio Olmeda in Bilancioni.JPG|thumb|Lapide commemorativa del telegramma inviato da Garibaldi]]
Il 6 maggio [[1866]] si formarono dei [[Corpo Volontari Italiani|Corpi Volontari]]: Garibaldi doveva assumerne il comando, ma invece di 15.000 persone previste si presentarono in 30.000 persone. Sul ''Piemonte'' il 10 giugno Garibaldi partì raggiungendo i suoi uomini. Alla fine si contarono 38.000 uomini e 200 cavalieri, ma di questi utilizzerà inizialmente solo 10.000.<ref>{{Cita|Mino|pp. 412-413}}</ref> Contro di lui il generale [[Kuhn von Kuhnenfeld]] con 17.000 uomini.<ref>{{Cita|Mino|p. 414}}</ref> Doveva agire in una zona di operazioni secondaria, le prealpi tra [[Brescia]] e il [[Provincia autonoma di Trento|Trentino]], a ovest del [[Lago di Garda]], con l'importante obiettivo strategico di tagliare la via fra il Tirolo e la fortezza austriaca di Verona.