Utente:Mrsmur456/Sandbox: differenze tra le versioni
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[[File:Campo_di_Arbe_settore_protettivo.jpg|link=https://it.wikipedia.org/wiki/File:Campo_di_Arbe_settore_protettivo.jpg|sinistra|miniatura|Il settore del campo destinato agli internati "protetti"]]
'''<u>Inserire info sull'origine dei campi "protettivi" (per i collaborazionisti) + ipotesi su internamento protettivo ebrei</u>'''
''Da un lato, c’era la necessità di governare il territorio, eliminando le ragioni di disordine che la dura politica di persecuzione ustascia nei confronti degli ebrei creava; dall’altro, vi era il tentativo da parte dello Stato italiano di emanciparsi dall’egemonia tedesca, rifiutando di consegnare ebrei all’alleato nella speranza di attirare nel dopoguerra nella sfera di influenza italiana i paesi che eventualmente avrebbero temuto l’ingerenza tedesca nei loro affari interni. Contemporaneamente, il fascismo tentava di ingraziarsi l’opinione pubblica internazionale e la S. Sede, impegnata in quegli anni (1942) in un’intensa attività diplomatica a favore dei profughi. Va ricordato, inoltre, che fin dall’emanazione delle Leggi Razziali, il Ministero degli Esteri italiano non sostenne questi provvedimenti, ritenendo che non avrebbero giovato al progetto imperialistico fascista sui Balcani.''
''A contribuire, in parte, alla salvezza del popolo ebraico fu il bando, emanato nel 1941 dal generale della II Armata, Ambrosio, il quale, tra le altre cose, prometteva salva la vita a tutti coloro che, indipendentemente da religione e nazionalità, si fossero sottomessi all’autorità militare italiana. Tuttavia, l’escamotage che permise di salvare migliaia di profughi dalla deportazione fu la decisione da parte dei comandi italiani in Jugoslavia di internare le minoranze perseguitate (ebrei e serbi croati), finora non sottoposti a misure restrittive, in campi a scopo protettivo per mettere a tacere le accuse di mancata collaborazione con l’alleato tedesco. '''Fonti: [cap. VII ‘l’Occupazione italiana della Iugoslavia (1941-1943) a cura di Francesco Caccamo e Luciano Monzali]'''[[Utente:Mrsmur456/Sandbox#cite%20note-8|[8]]''
''L'ipotesi che gli ebrei siano stati internati a scopo protettivo trova fondamento in tre motivazioni fondamentali: La prima possibile motivazione è quella umanitaria, ovvero che i fascisti fossero effettivamente sensibili alla condizione degli ebrei nei campi di concentramento tedeschi e volessero evitare loro quella sorte. (Castellani, "ignobile traffico"). Dopo il 1943 trattare con mitezza gli ebrei avrebbe senso anche per mettersi in buona luce con gli alleati. In secondo luogo, i fascisti volevano mantenere buoni rapporti con i cetnici. In questa ottica, se avessero consegnato gli ebrei, i cetnici avrebbero potuto temere di essere a loro volta consegnati agli ustascia, e questo avrebbe minato la loro collaborazione. L'ultima motivazione consiste in una possibile presa di posizione da parte dei fascisti nei confronti dei nazisti, che avevano chiesto la consegna degli ebrei rifugiatisi in Dalmazia.<ref>{{Cita libro|autore=Eric Gobetti|titolo=Alleati del nemico|capitolo=5. Valzer proibiti italo-cetnici}}</ref> (capitolo dentro un capitolo?)''
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