Vittorio Anedda: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 37:
La descrizione del Nuraghe effettuata da Vittorio Anedda, comprensiva di rilievi e planimetrie del monumento, è la prima ad essere stata fatta, precedendo di oltre trent'anni gli articoli scientifici dedicati al sito archeologico<ref>Fulvia Lo Schiavo, Mauro Perra, ''Il nuraghe Arrubiu di Orroli. Vol. 1: torre centrale e il cortile B: il cuore del gigante rosso'', Cagliari, Arkadia Editore, 2017</ref>.
Dagli studi sul [[Nuraghe Arrubiu]] nacque inoltre il rapporto di amicizia e la collaborazione tra Vittorio Anedda e il professore [[Giovanni Lilliu]], considerato il massimo conoscitore della [[civiltà nuragica]], con il quale collaborò agli scavi del villaggio "Su Putzu" di [[Orroli]]. Nel maggio del 1950, nell'ambito dell'escursione archeologica ad Orroli programmata a valle del Congresso internazionale di Studi Sardi, [[Giovanni Lilliu]] e Vittorio Anedda illustrarono i risultati delle prime scoperte negli scavi tra i nuraghi di [[Orroli]]. Le notizie e le informazioni fornite da Anedda verranno poi riprese dall'archeologo [[Ercole Contu]], che pubblicò nel 1952 un pezzo sul monumento in "Studi Sardi" dal titolo "La fortezza nuragica di Nuraghe Orrubiu (Nuoro)". Nell'articolo di Contu si fa riferimento alla visita di Taramelli ad Orroli nel 1918, guidato da Vittorio Anedda, nonchè alla descrizione del sito archeologico fatta su ''Il Giornale d'Italia'' nel 1922. Contu afferma come "la notizia destò allora meraviglia ed incredulità" ma la cosa cadde tuttavia "nella dimenticanza"; per avere "un'altra breve descrizione" del nuraghe bisognerà aspettare quindi la pubblicazione dell'articolo ''Una visita di studiosi di archeologia ad Orroli in un importante villaggio preistorico: il grandioso complesso del nuraghe "Arrubiu"'' su ''Il Quotidiano Sardo'' del 14 gennaio 1950, sempre ad opera di Anedda<ref>Ercole Contu, ''La fortezza nuragica di Nuraghe Orrubiu presso Orroli (Nuoro)'', Studi Sardi, X-XI (1950-1951), 1952</ref>. In tale articolo, Vittorio Anedda raccontò del sopralluogo nell'area archeologica del professore [[Gennaro Pesce]], sovrintendente alle Antichità della Sardegna e del professore [[Giovanni Lilliu]], direttore degli scavi nel villaggio preistorico di Orroli, offrendo una accurata descrizione del sito. Nel 1952 Vittorio Anedda partecipò a Roma al II Convegno nazionale degli Ispettori Onorari alle Antichità dove ebbe modo di far conoscere scritti, foto e disegni sul monumento orrolese, facendosi promotore di specifiche visite di ricercatori al sito. Per l'avvio dei primi interventi di scavo nell'area archeologica del Nuraghe Arrubiu bisognerà attendere il 1981. Le campagne di scavo proseguiranno fino al 1996, per poi riprendere a partire dal 2012.
L'attività di studio del Nuraghe Arrubiu da parte di Vittorio Anedda venne citata anche dallo scrittore [[Marcello Serra]] nella sua opera più importante, ''Sardegna, quasi un continente'', pubblicata nel 1958, dove parlò di Anedda come di "un archeologo istintivo e geniale che per molti lustri, con passione incompresa, ma con singolare sagacia, ha frugato fra queste pietre, individuando e rilevando tutta la zona nuragica"<ref>Marcello Serra, ''Sardegna, quasi un continente'', Cagliari, Editrice Sarda F.lli Fossataro, 1958</ref>.
| |||