Moduino: differenze tra le versioni
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{{Bio
[[File:Incipit_del_Liber_Eclogarum.jpg|alt=|miniatura|Incipit del Liber Eclogarum nel ff. 37r del ms. London, BL, Add. 11034 ]]▼
|Nome = Moduino
'''Moduino''' o '''Modoino''' ([[Lingue germaniche|Germanico]]: '''Muadwin''', [[lingua latina|latino]]: '''Modoinus''', '''Moduinus Augustodunensis''') fu un ecclesiastico franco e un poeta latino contemporaneo di [[Carlo Magno]] e [[Ludovico il Pio]]. In giovane età, fu membro della [[Schola palatina (Aquisgrana)|Schola palatina]] e conobbe le personalità più importanti della corte carolingia ([[Alcuino di York|Alcuino]], [[Angilberto di Saint-Riquier|Angilberto]], [[Teodulfo]], [[Eginardo]], [[Valafrido Strabone|Walafrido Strabone]], [[Floro di Lione]]); in seguito, fu vescovo di [[Autun]] e consigliere leale dell’imperatore. ▼
|Cognome =
|Sesso = M
|PostCognomeVirgola = o '''Modoino''' ([[Lingue germaniche|Germanico]]: '''Muadwin''', [[lingua latina|latino]]: '''Modoinus''', '''Moduinus Augustodunensis''')
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = c. 770
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 840/3
|Attività = vescovo
|Attività2 = poeta
|Epoca =
|Nazionalità = franco
|PostNazionalità = , contemporaneo di [[Carlo Magno]] e [[Ludovico il Pio]]
|Immagine = Incipit_del_Liber_Eclogarum.jpg
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Per firmare le sue poesie, scelse il soprannome di Nasone, riprendendo il cognomen di [[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]] (Publio Ovidio Nasone) e nelle sue egloghe celebrò la [[Rinascita carolingia|renovatio carolingia]] e la rinascita dell’impero romano sotto Carlo Magno.
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Le notizie biografiche sono scarse e poco sicure e non si conoscono né la data né il luogo di nascita. Probabilmente studiò e ricevette la sua prima formazione nel Sud della Francia, a [[Lione]], dove nel primo decennio del IX secolo fu abate del monastero di Saint-Georges<ref>Per le notizie bibliografiche: F. Brunhölzl, 1990 pp. 67 e Peter C. Jacobsen, 2012 pp. 82-83.</ref>.
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Morì tra 840 e 843.
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Moduino ci ha lasciato due opere in versi: un’epistola in distici elegiaci inviata all’amico Teodulfo e due libri di egloghe. Oltre a questi due componimenti, attribuiti unanimemente all’autore, compose probabilmente il poemetto noto con il titolo di “[[:en:Karolus_magnus_et_Leo_papa|Karolus Magnus et Leo Papa]]” (in sigla KMLP).
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Tra tutti i possibili candidati, Moduino sembra dunque il più probabile. Accogliendo questa ipotesi, l’opera sarebbe stata composta nei primi anni dell’800, dopo la scrittura delle egloghe, e avrebbe sancito il definitivo ingresso di Moduino nella corte di Carlo<ref>Per una presentazione chiara dello status quaestionis si legga F. Stella, 2016. Anche Korzenieswski, 1976 e Green,1981 propongono l’attribuzione a Moduino, mentre Godman, 1987 lo considera un’opera incompleta e propone cautamente il nome di Eginardo.</ref>.
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L’opera di Moduino non ebbe un’ampia diffusione, ma le sue poesie ebbero una discreta circolazione tra gli intellettuali carolingi<ref>Dümmler, 1881 e Jacobsen, 2012</ref>: Walafrido Strabone (morto nell’847) scrisse una lettera al poeta in cui lamentava il suo silenzio<ref>MGH, PLAC II, 1884 pp.355-356 (''quamvis multa canas saecli celebranda catervi nos apud es mutus,fam quibus minor est).''</ref>e mandò a un suo amico, Prudenzio di Troyes, i ''Carmina'' di ''Modoinus'' ''Magnus''<ref>MGH, PLAC II, 1884 pp. 404 ( ''accipe, mitto tibi Modoini carmina magni, in quibus invenies, quod feries, quod ames'').</ref>; [[Ermoldo Nigello]] nei suoi componimenti in onore di Ludovico e Pipino cita spesso le due egloghe; [http://www.treccani.it/enciclopedia/ermenrico-di-ellwangen_(Enciclopedia-Italiana)/ Ermenrico], abate di [[Ellwangen (Jagst)|Ellwangen]], nella lunga lettera a Grimaldo di [[San Gallo]] (850), riprende per intero numerosi versi delle egloghe<ref>Per i loci similes si veda l’apparato di Korzeniewski,1976.</ref>; Floro, il diacono di Lione che criticò duramente le sue ingerenze nella politica ecclesiastica della diocesi<ref>MGH, PLAC II, 1884 pp. 554-564 (carm. 26-27-28).</ref>, gli rivolse una lettera in cui lo ringraziava calorosamente per una sua poesia<ref>MGH, PLAC II, 1884 pp. 553 (carm. 25).</ref>. Infine, nel catalogo dei manoscritti di [[Isola di Reichenau|Reichenau]], compilato nel 821-822, si fa riferimento a un ''Metrum Muadwini Nasonis.''<ref>Giovanni Orlandi, 2008 pp. 456.</ref>
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I due libri delle egloghe sono conservati da due manoscritti: il London, British Library, Add 11304 (ff. 36v-40) del IX-X sec. [L] e il Darmstadt, Hessische Landes-und-Hochschul Bibliothek, 3301 (ff. 1-3) del IX sec. [W]. I due manoscritti presentano errori e varianti comuni e derivano indipendentemente da un archetipo comune. Entrambi i codici conservano oltre alle egloghe anche la corrispondenza con Teodulfo e altre opere poetiche contemporanee<ref>Giovanni Orlandi, 2008 pp. 455-457.</ref>.
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Anche per il KMLP l’edizione è quella di Dümmler, MGH, PLAC I, 1881, pp. 366-38.
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<references />
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* Franz Brunhölzl, ''Histoire de la littérature latine du Moyen Âge'', traduit par Henri Rochais, Brepols, 1990 pp. 67-69.
* Exupère Caillemer, ''Florus et Modoin, épisode de l'histoire de Lyon au IXe siècle'', impr. Giraud, 1882 pp. 10-18.
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* James Whitta, ''«Ille Ego Naso»: Modoin of Autun's Eclogues and the «Renovatio» of Ovid'', Latomus 61 (2002) pp. 703-31.
== Collegamenti esterni ==
* {{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000831_00390.html Dümmler, 1881]
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* (manoscritto) [http://www.bl.uk/manuscripts/Viewer.aspx?ref=add_ms_11034_fs001r London, BL, add. <u>1103</u>4]
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{{Portale|biografie|letteratura}}
▲[[Categoria:Rinascita carolingia]]
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