Anisakis: differenze tra le versioni
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====Epidemiologia====
È riportata un'alta [[Prevalenza (medicina)|prevalenza]] di parassitosi nei paesi dove il pesce viene consumato crudo, leggermente sottaceto o sotto sale, soprattutto in [[Scandinavia]] (dal [[fegato]] di merluzzo), in [[Giappone]] (dal consumo di [[sushi]] e [[sashimi]]), nei Paesi Bassi (dalle aringhe in salamoia, le cosiddette ''[[maatjesharing]]'') e nella costa del [[Oceano Pacifico|Pacifico]] del [[Sud America]] (dall'insalata di mare nota come ''[[ceviche]]''). Negli [[Stati Uniti]] sono descritti meno di dieci casi all'anno.<ref name=FDA>[http://www.fda.gov/Food/FoodSafety/FoodborneIllness/FoodborneIllnessFoodbornePathogensNaturalToxins/BadBugBook/ucm070768.htm] ''Bad Bug Book: Foodborne Pathogens Microorganisms and Natural Toxins Handbook.'' Food and Drug Administration.</ref> Lo sviluppo di migliori [[Diagnosi|strumenti diagnostici]] e la maggior consapevolezza della malattia hanno portato a un aumento della frequenza di casi riconosciuti di anisakiasi. I casi stimati nel mondo sono 20 000 ogni anno.<ref name="pmid22180787">{{Cita pubblicazione |cognome=Kuhn |coautori=et al. |anno=2011 |titolo=Adaptive radiation within marine anisakid nematodes: a zoogeographical modeling of cosmopolitan, zoonotic parasites. |rivista=PLoS One |volume=6 |numero=12 |pp=e28642 |url=
====Clinica====
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L'anisakiasi può essere prevenuta mediante la cottura e/o il congelamento del pesce a temperature adeguate per un tempo sufficientemente lungo, mentre non viene scongiurata né dalla marinatura, né dalla salatura, né dall'affumicatura.<ref name="harrison"/>
Esistono evidenze che il consumo di pesce d'allevamento sia meno a rischio rispetto a quello di pesce selvatico.<ref name="wildlife">{{Cita pubblicazione |cognome=Deardorff |coautori=Kent |anno=1989 |titolo=Prevalence of larval Anisakis simplex in pen-reared and wild-caught salmon (Salmonidae) from Puget Sound, Washington |rivista=jwildlifedis |volume=25 |numero=3 |pp=416-419 |url=http://www.jwildlifedis.org/content/25/3/416.abstract |lingua=EN |urlmorto=sì }}</ref><ref name="Koji">{{Cita pubblicazione |cognome=Koji |coautori=et al. |anno=2000 |titolo=Possibility of anisakid larvae infection in farmed salmon |rivista=Fisheries Science |volume=66 |numero=6 |pp=1049–1052 |url=http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1046/j.1444-2906.2000.00167.x/abstract|lingua=EN}}</ref><ref name="Marty">{{Cita pubblicazione |cognome=Marty GD |titolo=Anisakid larva in the viscera of a farmed Atlantic salmon (Salmo salar) |rivista=Aquaculture |volume=279 |numero=1-4 |pp=209–210 |url=
===== Congelamento =====
L'efficacia del congelamento del pesce crudo nel prevenire l'anisakiasi dipende sia dalla temperatura cui è portato il pezzo, sia dalla durata del trattamento. Vari studi condotti negli [[Anni 1990|anni novanta]] e [[Anni 2000|duemila]] indicano che per determinare la morte delle larve dei nematodi sia necessario il mantenimento dell'intero stock di pesce in tutte le sue parti<ref name="pmid12498643">{{Cita pubblicazione |cognome=Wharton DA |coautori=Aalders O |anno=2002 |titolo=The response of Anisakis larvae to freezing. |rivista=J Helminthol |volume=76 |numero=4 |pp=363-8 |url=
Tuttavia tra i congelatori domestici solo quelli a tre o quattro stelle sono in grado di raggiungere tale temperatura, mentre quelli a una o due stelle raggiungono rispettivamente le temperature non sufficiente di -6 e -12 °C.<ref name=EFSA-40/>
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L'[[Organizzazione mondiale della sanità]] raccomanda che l'eviscerazione, il congelamento ad almeno -23 °C per una settimana e la cottura avvengano il più presto possibile.<ref>{{Cita libro | cognome= | nome= | titolo=Foodborne disease outbreaks: Guidelines for investigation and control| editore=WHO Press | città=Ginevra | anno=2008 |url=http://whqlibdoc.who.int/publications/2008/9789241547222_eng.pdf | isbn=978-92-4-154722-2}}</ref>
Nei paesi dell'[[Unione europea]] la normativa ''CE 853/2004'' approvata dal [[parlamento europeo]] raccomanda il congelamento dei prodotti ittici a -20 °C per almeno 24 ore e prevede l'ispezione a campione dei prodotti ittici, l'eventuale identificazione del parassita e la conseguente rimozione dal mercato dei prodotti pesantemente contaminati.<ref name=CE853>[
Negli [[Stati Uniti]] la [[Food and Drug Administration|FDA]] raccomanda il congelamento ad almeno -35 °C per quindici ore o ad almeno -20 °C per una settimana,<ref name=FDA/> mentre [[Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie|CDC]] raccomanda la cottura dei prodotti ittici ad almeno 63 °C o il congelamento ad almeno -20 °C per una settimana, oppure ad almeno -35 °C fino alla [[solidificazione]] con immagazzinamento a -35 °C per 15 ore o a -20 °C per 24 ore.<ref>[http://www.cdc.gov/parasites/anisakiasis/faqs.html How can I prevent anisakiasis?].</ref>
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