Adelbert Schulz: differenze tra le versioni

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|Comandanti =
|Guerre = [[Seconda guerra mondiale]]
|Battaglie = [[Fall Gelb]]<br />[[Fall Rot]]<br />[[Operazione Barbarossa]]<br />[[Battaglia di Mosca]]<br />[[Operazione Anton]]<br />[[Battaglia di Stalingrado]]<br />[[Terza battaglia di Char'kov]]<br />[[Battaglia di Kursk]]<br />[[Quarta battaglia di Char'kov]]<br />[[Offensiva di Kiev]]<br />[[Controffensiva di ŽitomirŽytomyr]]<br />[[Offensiva di ŽitomirŽytomyr-BerdicevBerdičyv]]
|Comandante_di = 1.''kompanie''/Panzerregiment 25 ([[7. Panzer-Division (Wehrmacht)|7. Panzer-Division]])<br />II Abteilung/Panzerregiment 25<br />Panzerregiment 25<br />7. Panzer-Division
|Decorazioni =[[Croce di Ferro|Croce di cavaliere della Croce di ferro con foglie di quercia, spade e diamanti]]
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=== Sul fronte orientale ===
Fu durante la campagna sul [[fronte orientale (1941-1945)|fronte orientale]] che Adelbert Schulz divenne uno dei comandanti di [[panzer]] più famosi e rispettati all'interno della [[Wehrmacht]] sia tra gli alti comandi che tra le truppe sul campo. Dotato di energia e spirito d'iniziativa, Schulz controllava le manovre dei suoi reparti dalle prima linea esponendosi al fuoco nemico e divenne noto tra i suoi soldati per il coraggio e lo slancio offensivo come ''Panzerschulz'' ("Schulz il carro armato")<ref name="ReferenceB"/>. All'inizio dell'[[operazione Barbarossa]] il capitano era al comando del I ''Abteilung'' ([[battaglione]]) del ''Panzerregiment 25'' sempre nella 7. Panzer-Division, la divisione corazzata, passata al comando del generale [[Hans von Funck]], in cui sarebbe rimasto per tutta la guerra fino alla sua morte. Fin dai primi scontri i carri armati del capitano Schulz furono alla testa della rapida avanzata, dispersero le truppe nemiche in ritirata e aprirono la strada per la fanteria tedesca<ref name="ReferenceA"/>; la 7. Panzer-Division contribuì in modo decisivo alla chiusura delle grandi sacche di [[Minsk]], di [[Smolensk]] e di [[Vjaz'ma (città)|VjazmaVjaz'ma]], il capitano Schulz prese parte ai duri scontri ad [[Alytus]] contro i carri armati sovietici<ref>G. Bernage/F. de Lannoy, ''Opération Barbarossa'', p. 448.</ref> e si congiunse ad est di Smolensk con i reparti del [[Panzergruppe 2]], provenienti da sud.
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-022-2922-09, Russland, Adelbert Schulz, Oberstleutnant der Panzertruppe.jpg|thumb|left|upright=0.7|Adelbert Schulz sul [[fronte orientale (1941-1945)|fronte orientale]] nell'estate 1943.]]
Nel corso della drammatica campagna invernale sul fronte orientale dopo il fallimento dell'[[battaglia di Mosca|offensiva su Mosca]], il capitano Schulz prese il comando di un ''[[kampfgruppe]]'' meccanizzato ed ebbe un ruolo importante, frenando con una serie di piccoli contrattacchi l'avanzata sovietica ed organizzando la ritirata, nella neve e con temperature molto basse, dei superstiti della sua divisione tra cui una colonna di oltre 4.000 feriti. Schulz riuscì a mantenere la coesione del reparto, a concludere con successo la manovra di ripiegamento e a portare in salvo i feriti. Per i risultati raggiunti ed il coraggio dimostrato in una situazione di grande difficoltà, l'ufficiale venne promosso [[maggiore|major]] e ricevette il 31 dicembre 1941 la decorazione delle Foglie di quercia per la Croce di cavaliere<ref name="ReferenceA"/>.
 
Al termine della campagna invernale del 1941-1942 la 7. Panzer-Division, uscita molto provata dai combattimenti, venne richiamata all'ovest per essere totalmente ricostituita e riequipaggiata e il maggiore Schulz seguì la sua divisione in [[Francia]] dove iniziò il processo di riorganizzazione dei reparti in vista di un possibile impiego in occidente in caso di tentativo di sbarco anglosassone sulle coste francesi. In realtà la 7. Panzer-Division venne poi impiegata nel novembre [[1942]] per l'occupazione della zona libera della Francia ([[operazione Anton]]) e del porto di [[Tolone]] ([[operazione Lila]]) in risposta allo [[operazione Torch|sbarco anglamericanoangloamericano nel Nordafrica francese]]<ref>F. de Lannoy/J. Charita, ''Panzertruppen'', p. 151.</ref>. Il maggiore Schulz prese parte a queste facili operazioni che non incontrarono resistenza. Quasi subito tuttavia il precipitare della situazione dell'[[Potenze dell'Asse|Asse]] nel settore meridionale del fronte orientale ([[battaglia di Stalingrado]]) richiese il trasferimento d'urgenza della 7. Panzer-Division (a pieno organico con 146 carri armati moderni) di nuovo all'est (dicembre 1942)<ref>Y. Buffetaut, ''Objectif Kharkov!'', p. 25.</ref>.
 
=== La seconda campagna all'est e la morte ===
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Nonostante il fallimento finale, Adelbert Schulz accrebbe ancora la sua fama di comandante carrista audace e coraggioso e il 6 agosto 1943 venne di nuovo decorato con l'assegnazione delle Spade per la Croce di cavaliere con foglie di quercia (33° soldato tedesco ad ottenere questo riconoscimento durante la guerra)<ref name="ReferenceC"/>.
 
[[File:Zitomir 1943.jpg|thumb|left|upright=1.3|Un carro [[Panzer IV]] del ''Panzerregiment 25'' comandato dal colonnello Schulz marcia dentro [[ŽitomirŽytomyr]] durante la [[controffensiva di ŽitomirŽytomyr|controffensiva tedesca del novembre 1943]].]]
 
Il 1º novembre 1943 Adelbert Schulz venne promosso al grado di [[colonnello|oberst]] e nei mesi successivi guidò ancora una volta il suo reggimento corazzato negli incessanti combattimenti sostenuti dalla 7. Panzer-Division per cercare di frenare la nuova offensiva generale sferrata dall'[[Armata Rossa]] lungo il [[Dnepr]]. A novembre e dicembre i carri armati del colonnello Schulz entrarono continuamente in azione spostandosi frequentemente lungo il fronte per essere impiegati nei punti critici come riserva tattica<ref name="ReferenceD">G. Fraschka, ''Knights of the Reich'', p. 124.</ref>; i panzer del ''Panzerregiment 25'' distrussero molti mezzi corazzati nemici ma non riuscirono ad impedire la [[offensiva di Kiev|caduta di Kiev]] (6 novembre 1943). Schulz partecipò subito dopo alla riuscita [[controffensiva di ŽitomirŽytomyr]] che mise in difficoltà i sovietici e portò alla riconquista il 19 novembre dell'importante città ucraina da parte della 7. Panzer-Division. Durante queste battaglie il colonnello Schulz dimostrò abilità tattica e coraggio; nel corso di uno di questi scontri i suoi panzer, impegnati in attacco e difesa, distrussero oltre 200 carri armati nemici<ref>G. Fraschka, ''Knights of the Reich'', pp. 121-122.</ref>.
 
Per questi brillanti risultati e per la sua condotta aggressiva di comando, Adelbert Schulz ricevette il 14 dicembre 1943 l'ambitissima decorazione della Croce di cavaliere con foglie di quercia, spade e diamanti; l'ufficiale fu il nono soldato della Wehrmacht a ricevere questo riconoscimento ed il secondo dell'Esercito, dopo il feldmaresciallo Rommel. Richiamato al Quartier generale del [[Führer]] per l'assegnazione formale della decorazione, il colonnello Schulz in un primo momento rimase sul fronte orientale per combattere insieme ai suoi soldati nella nuova fase difensiva del mese di dicembre<ref name="ReferenceD"/>. Finalmente il 9 gennaio [[1944]] lasciò il fronte e raggiunse [[Rastenburg]] dove ricevette personalmente da [[Adolf Hitler]] la decorazione dei diamanti; nell'occasione venne anche promosso al grado di [[maggior generale|generalmajor]] e nominato comandante della 7. Panzer-Division al posto del generale [[Hasso von Manteuffel]], trasferito alla [[Panzergrenadier-Division Großdeutschland]]<ref name="ReferenceD"/>.
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* [[7. Panzer-Division (Wehrmacht)]]
* [[Battaglia di Kursk]]
* [[Controffensiva di ŽitomirŽytomyr]]
* [[Offensiva di ŽitomirŽytomyr-BerdicevBerdičyv]]
 
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