Pave the Way Foundation: differenze tra le versioni

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PTWF dapprima si impegnò per la digitalizzazione dei documenti riguardanti Pio XII e gli ebrei durante la seconda guerra mondiale conservati presso gli archivi vaticani perché siano in perenne visione per ricercatori.<ref>{{cita web |url=http://www.ptwf.org/Downloads/Did%20Pope%20Pius%20XII.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=29 agosto 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091014125227/http://www.ptwf.org/Downloads/Did%20Pope%20Pius%20XII.pdf |dataarchivio=14 ottobre 2009 }}</ref>.
 
A settembre del 2008, promosse e sponsorizzò un simposio internazionale in Roma, indirizzato principalmente ad ebrei e cattolici, con lo scopo di riconsiderare, in base a nuovi documenti nel frattempo emersi, l'atteggiamento e la condotta di Pio XII a volte accusato di colpevole silenzio. Il simposio, cui parteciparono circa un centinaio di qualificate persone con diversi contributi, ebbe vasta eco in Vaticano: Benedetto XVI in una successiva udienza, applaudendo l'iniziativa, trovò occasione per rilevare la indefessa azione caritativa di Pio XII verso gli ebrei<ref>{{cita web | autore = | url = https://www.lastampa.it/2008/09/13/blogs/san-pietro-e-dintorni/papa-e-shoah-dio-non-dimentica-NfG48tinvb46CMbclqnIwI/pagina.html | titolo = Papa e Shoah: Dio non dimentica | data = 13 settembre 2008 | città = Parigi | sito = [[La Stampa]] | urlarchivio = httphttps://archive.istoday/RGOXh20121019195045/https://www.lastampa.it/2008/09/13/blogs/san-pietro-e-dintorni/papa-e-shoah-dio-non-dimentica-NfG48tinvb46CMbclqnIwI/pagina.html | dataarchivio = 19 ottobre 2012 | urlmorto = no | accesso = 6 marzo 2019 }}. (v. anche commenti)</ref>.<br />
Secondo la ''Pave the Way Foundation '', Pio XII avrebbe impegnato una rete di contatti formata da mons. Maurilio Silvani, nunzio apostolico ad Haiti dal 1939 al 1946, e da mons. [[Giovanni Ferrofino]], suo segretario personale e particolare. Ferrofino riceveva i telegrammi criptati del Pontefice almeno due volte l'anno, procurandosi i visti di ingresso per gli ebrei dal generale [[Rafael Leónidas Trujillo|Rafael Trujillo]], allora Presidente della Repubblica Domenicana<ref>{{cita web | autore = A. Gaspari | url = https://www.documentazione.info/quegli-11000-ebrei-salvati-da-pio-xii | titolo = Quegli 11.000 ebrei salvati da Pio XII | data = 13 settembre 2008 | sito = zenit.org | ciatzione = monsignor Ferrofino si recava dall'''ora'' Presidente della Repubblica Domenicana, il generale Rafael Trujillo, per chiedere a nome del Papa 800 visti. | urlarchivio = httphttps://web.archive.org/web/20160408182909/https://www.documentazione.info/quegli-11000-ebrei-salvati-da-pio-xii | dataarchivio = 8 aprile 2016 | urlmorto = no | accesso = 6 marzo 2019 }}</ref>.
 
In quella occasione ci furono persone che spinsero per la beatificazione di Pio XII, ma non mancò anche chi invitò Gary Grupp a non lasciarsi strumentalizzare in questa causa che potrebbe raffreddare i rapporti tra Vaticano e Israele.<ref>In questa raccomandazione si distinse lo storico cattolico O'Shea [http://www.nytimes.com/2010/03/08/nyregion/08pius.html?_r=1&scp=1&sq=gary%20krupp&st=cse&pagewanted=2].</ref>