Carmine Gentili: differenze tra le versioni

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[[File:Castelli, carmine gentili, contadini che raccolgono fruttaa, XVIII sec..JPG|thumb|[[Maiolica di Castelli]], Carmine Gentili, ''Contadini raccolgono frutta'' [[Galleria Nazionale delle Marche]] (Urbino)]]
== Biografia ==
Carmine Gentili era figlio di [[Bernardino Gentili il Vecchio|Bernardino il Vecchio]] (Castelli, 1635-1683) e di Giustina Cappelletti - appartenente a una famiglia di maiolicari di Castelli - ed era anche il cugino del ceramista [[Candeloro Cappelletti]].<ref>Notizie biografiche di Carmine Gentili, con citazione di nuovi documenti reperiti, sono in: {{Cita web|url = httphttps://www.academia.edu/11973205/Genealogia_della_famiglia_Gentili_di_Castelli|autore=Diego Troiano|titolo=Genealogia della famiglia Gentili di Castelli|sito=www.academia.edu|accesso=13 gennaio 2018}}</ref> Rimasto orfano di padre, sua madre, che era cognata di Superna Grue (appartenente ad un'altra nota [[Grue (famiglia)|famiglia]] di ceramisti di [[Castelli (Italia)|Castelli]]), lo affidò alle cure di [[Carlo Antonio Grue]], un fratello di Suprema.
Dalla moglie Caterina Amicucci, Carmine ebbe cinque figlie - Caterina, Mansueta, Leonilda, Maria Giovanna Epifania e Giustina - e i due figli [[Giacomo Gentili il Giovane|Giacomo]] e [[Bernardino Gentili il Giovane|Bernardino]], che lo affiancarono nella sua attività e ne continuarono l'opera, dopo la sua morte. Utilizzò il proprio cognome ''Gentile'', anche con la variante ''Gentili'', che divenne poi predominante nella sua [[Gentili (ceramisti)|famiglia]].